Un estremo tentativo di salvataggio dell'istitutivo di ricerca Mario Negri Sud, che in caso di insuccesso della strategia proposta dai commissari rischia la liquidazione e la perdita di oltre cento posti di lavoro altamente specializzati. Il commissario straordinario della Fondazione Luciano Fratocchi e i sub commissari Gianfranco Attili e Fausto Zulli hanno incontrato questa mattina il personale dell'istituto di ricerca per illustrare le prossime mosse che tenteranno di salvare il Negri Sud dalla cessazione delle attivita' di ricerca e dalla conseguente liquidazione. "I Commissari hanno comunicato che il bilancio al 31 dicembre 2014 chiudera' con un'ulteriore perdita, di cui al momento e' in fase di specifica determinazione l'ammontare, e con un incremento dell'indebitamento, dovuto anche alla mancata implementazione di azioni di contenimento dei costi nel periodo pre-commissariamento", si legge in una nota dell'ufficio comunicazione del Mario Negri Sud. Per rimediare a questa situazione, che si ripete da diversi anni, i commissari hanno proposto delle misure sul fronte dei ricavi e sul fronte dei costi.
"Per quanto riguarda i ricavi, e' imminente la sottoscrizione di un Raggruppamento Temporaneo di Imprese per la realizzazione di un progetto di ricerca con capofila Mediapharma Srl e come ulteriori partner Abdco Diagnostici Srl e l'Universita' degli Studi dell'Aquila - spiega la nota - inoltre, e' imminente la sottoscrizione di convenzioni con agenzie regionali e imprese private per lo svolgimento di attivita' di ricerca e per l'erogazione di servizi che interessano tutte le aree di competenza scientifica dei Laboratori, la partecipazione a tavoli di lavoro per la definizione di progetti di comune interesse, il monitoraggio delle opportunita' di presentazione di progetti a valere su fondi nazionali e comunitari e l'attivita' di recupero crediti, per cui gia' si registrano alcuni risultati". Dal punto di vista dei costi, i commissari hanno proposto ai circa 100 dipendenti del centro di ricerche frentano la "ridefinizione dell'assetto organizzativo della Fondazione, procedure organizzative che aumenteranno l'efficienza dei processi organizzativi e la decisione, concordata con i sindacati di richiedere l'attivazione della Cassa Integrazione Guadagni in deroga per alcuni dipendenti", annuncia la nota. "I commissari non possono dare certezza della riuscita del tentativo di risanamento in corso e ricordano che in caso di insuccesso sarebbero costretti a comunicare al Prefetto di Chieti l'impossibilita' del proseguimento dell'attivita' della Fondazione con la conseguente necessita' di porre in liquidazione la Fmns", conclude la nota: "evenienza che comporterebbe anche l'impossibilita' per i dipendenti di recuperare i loro crediti e di perdere cento posti di lavoro altamente specializzati"
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