Il sindaco di Penne stoppa il banchetto informativo con raccolta firme proposta dal Prc sul trasferimento della scuola "M. Giardini" e si attira le critiche del segretario provinciale del partito Corrado Di Sante. "La risposta del sindaco di Penne alla protesta dei nostri compagni e' ridicola quanto il suo comportamento. Il sindaco - afferma Di Sante - implicitamente ammette di essere intervenuto per far cessare una legittima raccolta firme di critica alla sua amministrazione e non potendo smentire le indebite pressioni esercitate sugli organizzatori della Notte bianca inventa scuse poco plausibili. I militanti di Rifondazione Comunista - spiega il segretario non avevano bisogno di alcuna autorizzazione per raccogliere firme e usare il megafono vigendo ancora in Italia la Costituzione e avendo gli organizzatori della manifestazione che li ospitava richiesto e ottenuto tutti i permessi (occupazione di suolo pubblico, ecc.). Infatti i nostri compagni hanno dovuto interrompere il banchetto soltanto quando gli organizzatori della 'Notte in bianco' l'hanno chiesto dopo essere stati oggetto delle pressioni del sindaco che li ha persino convocati in Comune alle ore 23. Che un sindaco del Partito Democratico intervenga per impedire lo svolgimento di un banchetto informativo e' un fatto grave e inquietante. Il banchetto informativo, ricorda di Sante, denunciava il trasferimento della scuola elementare "M. Giardini" attraverso una dubbia operazione urbanistica e il taglio dei pulmini destinati al servizio di scuolabus. E' evidente che il lavoro politico dei nostri compagni di Penne rende nervoso il sindaco D'Alfonso che non tollera che i progetti assai discutibili della sua amministrazione vengano contestati e sottoposti all'attenzione della cittadinanza"
La solidarietà del Pdl che chiede l'intervento del Prefetto di Pescara
"Non e' la prima volta che il sindaco Rocco D'Alfonso e il PD si rendono protagonisti di censure preventive contro i partiti di opposizione. Questo atteggiamento ha creato forte tensione in citta'. Non escludiamo, pertanto, che sul tema sia interpellato il Prefetto di Pescara". Lo sostiene in una nota il PDL di Penne, dopo l'ultima "censura" avvenuta contro Rifondazione Comunista. In passato, lo stesso Sindaco aveva fatto rimuovere i manifesti del PDL da piazza Luca da Penne e predisposto una ordinanza, poi revocata, per il controllo preventivo dei manifesti delle forze di opposizone. "Chiediamo - conclude il PDL Penne - un atto di responsabilita' verso la citta': il sindaco e il PD stacchino la spina a questa maggioranza ormai includente e immobile"
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