"La Regione Abruzzo deve chiudere la procedura di Valutazione ambientale strategica sul Piano regolatore portuale, consegnato agli uffici a gennaio 2013. Riteniamo che un anno di attesa, di riflessioni, di incontri e sollecitazioni sia piu' che sufficiente per esprimersi sulle osservazioni al Prg portuale e per riconsegnare finalmente il documento al Comune, un documento che non ha certamente finito il proprio iter, ma dovra' essere portato in Consiglio comunale e sottoposto all'ultimo visto dell'Autorita' Marittima". Lo ha detto l'assessore alle Problematiche portuali del Comune di Pescara Antonio D'Intino al termine dell'incontro avuto con una delegazione degli operatori portuali di Pescara, Gianni Leardi, Leonardo Costagliola e Marco Santori. "Le ragioni di tanto ritardo sono onestamente incomprensibili e inconcepibili; a questo punto - ha sottolineato D'Intino - attendiamo l'ultima data fornita dalla stessa Regione, ossia fine dicembre, data sulla quale saremo vigili e attenti, indisponibili ad accettare ulteriori ritardi o rinvii". Il Comune di Pescara, ha ricordato l'assessore "ha trasmesso le osservazioni pervenute contro il Piano regolatore portuale gia' dallo scorso gennaio. La Regione Abruzzo sostanzialmente avrebbe dovuto emettere il Decreto di Vas, e invece lo scorso agosto abbiamo ricevuto una nuova comunicazione con la quale la Regione ci ha chiesto di predisporre una determina di presa d'atto delle controdeduzioni alle osservazioni, richiesta alla quale abbiamo puntualmente ottemperato e da agosto siamo in attesa di un cenno dalla stessa Regione che, a oggi, tarda ancora ad arrivare. Nel frattempo si sono spesi oltre 15milioni di euro per un dragaggio che comunque non rappresenta una garanzia e soprattutto, lontano dall'assicurare la bonifica di tutte le aree portuali, comunque ha una validita' temporanea perche' tra due, tre anni al massimo, saremo nella stessa identica situazione odierna in merito all'insabbiamento dei fondali". "E' evidente - ha concluso quindi l'assessore - che l'unica soluzione e' rappresentata dal Piano regolatore portuale che garantirebbe opere di ampliamento del porto, a partire dal primo stralcio che permetterebbe di deviare e prolungare il fiume oltre la diga foranea, opera del costo di 15milioni di euro gia' disponibili nell'accordo Stato-Regione del 2009".
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