Nella Commissione Finanze del Comune di Pescara e' iniziato oggi il cammino di condivisione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale dell'Ente, con l'audizione del direttore del Dipartimento Amministrativo Finanziario e il dirigente del settore Ragioneria. Nel corso della riunione e' stato illustrato il percorso che l'Amministrazione intende porre in essere per arrivare nei termini previsti dalla legge all'approvazione del citato piano. "Con la seduta di oggi e' cominciato un cammino di conoscenza e condivisione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale dell'Amministrazione - illustra il presidente Giuseppe Bruno -. Dall'audizione sono emersi tempi e modi di procedere per operare tagli alla spesa e centrare l'obiettivo di risanare i conti dell'ente pesando il meno possibile sui cittadini. Un lavoro accurato e un ritmo serrato per arrivare entro marzo all'approvazione in Consiglio del rendiconto 2014, del Bilancio di previsione 2015/2017 e del piano di riequilibrio finanziario pluriennale. In merito alla ristrutturazione della spesa consolidata, in Commissione e' emerso che gli uffici competenti hanno avuto l'input dall'Amministrazione di rivedere i costi riguardanti innanzitutto le spese di funzionamento, ovvero telefonia, pulizia, spese assicurative, materiale di consumo, autoparco, efficientamento energetico (riduzione costi illuminazione e calore degli edifici comunali) per fare alcuni esempi. A questa attivita' - prosegue Bruno - si affianca la ristrutturazione della spesa relativa ai servizi a domanda individuale per i quali la norma di riequilibrio impone una copertura del 36 per cento; l'Amministrazione operera' sui costi del prodotto, in modo cioe' da erogare gli stessi servizi senza aumentarne la tariffa e mantenendo almeno l'attuale livello qualitativo. Altro aspetto affrontato riguarda l'efficientamento dell'Ufficio Tributi e quindi delle entrate dell'Ente, tenuto conto che ormai il Comune a fronte di diminuiti trasferimenti da parte dello Stato, risorse certe, puo' contare essenzialmente solo sulle entrate tributarie locali, di difficile riscossione anche tenuto conto della crisi che attanaglia il paese, per fare fronte alle erogazione di servizi ai cittadini di Pescara e alle migliaia di altri cittadini provenienti dai Comuni vicini che pur ne fruiscono frequentandola. Tali tributi sono necessari ai fini dell'erogazione dei servizi".
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