"L'Aquila e il suo Ateneo sono legate a doppio filo e comune sara' il loro destino. Se l'Universita' s'indebolisce, L'Aquila inevitabilmente ne paghera' un prezzo elevato". E' quanto dichiara la senatrice Stefania Pezzopane, che torna sulla questione, dopo il suo intervento delle settimane precedenti. "Ho avuto modo di confrontarmi positivamente in questi giorni con il Ministro Stefania Giannini- prosegue la senatrice- spinta dalle preoccupazioni relative alla nostra Universita' e anche dal clima di partigianeria e di divisioni che le questioni legate all'Universita' stanno suscitando in citta'. Ho proposto al Ministro un incontro a Roma per fare il punto della situazione, ma al tempo stesso per ragionare su un progetto pilota che rilanci l'Ateneo e con esso L'Aquila, perche' la citta' universitaria rimanga un tratto distintivo della Ricostruzione post sisma, cosi' come anche si proponeva nel progetto studio dell'OCSE. Il Ministro - riferisce la senatrice - si e' detta subito disponibile ad un incontro, che a mio giudizio, insieme alla fondamentale presenza della Rettrice, dovrebbe vedere anche il presidente della Regione e il Sindaco dell'Aquila, per affrontare e discutere insieme, ad un livello adeguato, le varie questioni. Se raccolgo le loro disponibilita', il Ministro si e' offerta di costruire il tavolo di confronto anche nei prossimi giorni. Credo che su alcune cose non si possa piu' sbagliare per il bene della citta'. Ritengo che l'Universita' dell'Aquila abbia ancora di bisogno di strumenti speciali, che possono anche assumere forme diverse dal passato, ma che sono necessari per risollevarci da una situazione post sisma ancora molto incerta, anche a livello universitario. Pensare che i problemi dell'Universita' si possano risolvere e affrontare solo con il rigore burocratico - rileva Pezzopane - e' una grave miopia e ritengo ingenerosa la critica rivolta da qualcuno all'esenzione delle tasse, che invece e' stato un grande risultato portato a casa con enorme fatica e che ci ha consentito di non perdere iscritti. Trovare la disponibilita' del Ministro Giannini e quindi del governo ad un incontro mi sembra possa essere un passo importante per soluzioni condivise. Mettersi attorno ad un tavolo di livello ministeriale penso sia la cosa piu' corretta da fare, per non perdere altro tempo e per trovare nuove opportunita'. Su questioni cosi' decisive - conclude la senatrice - io intendo metterci la faccia senza nascondermi dietro le benevole ipocrisie del tanto peggio, tanto meglio".
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