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Pubblicato il 01/12/2013 09:09

Prg del Porto di Pescara, l'ultimatum di Sospiri a Chiodi

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La richiesta avanzata dal consigliere regionale: non voteremo la Finanziaria della Regione Abruzzo se non ci sarà subito il parere del Direttore sulla Vas

“L’ho già detto al Presidente Chiodi: sono pescarese prim’ancora che uomo di centro- destra, e non voteremo la Finanziaria della Regione Abruzzo se non ci sarà subito il parere del Direttore sulla Valutazione Ambientale strategica del Piano regolatore portuale di Pescara. Non è possibile né tollerabile che ci vogliano dieci mesi non per mettere la firma, ma per decidere che, prima di firmare, occorre il parere di un nuovo consulente alla modica spesa di 12mila euro. So che il Presidente Chiodi è d’accordo con me, ma allora dev’essere consequenziale e dare seguito al suo parere. Anche perché, ed è bene chiarirlo, quella firma sulla Vas non è il punto finale di arrivo del Piano, ma è l’inizio di un nuovo iter procedurale che richiederà almeno altri 6 o 7 mesi di atti, delibere e documenti, con altri due passaggi in Consiglio comunale, mentre 20milioni di euro, garantiti dal Ministro Lupi per il nostro porto, aspettano solo di essere spesi”. Lo ha detto il consigliere comunale Pdl Lorenzo Sospiri nel corso della conferenza stampa odierna convocata per fare il punto sul fascicolo del Piano regolatore portuale ancora bloccato in Regione

 “Nelle ultime ore – ha detto il consigliere Sospiri – sento parlare del rischio esondazione del porto e del presunto immobilismo della nostra compagine di governo. Allora cominciamo col dire che appena venti giorni fa, a Pescara, il Ministro Lupi ha ribadito la possibilità reale, concreta, di finanziare i lavori del porto di Pescara, con 20 milioni di euro, comprendendo anche l’intervento sulla diga foranea, ma senza l’approvazione del Piano regolatore portuale non possiamo intercettare il finanziamento. Noi a dicembre – ha concluso il consigliere Sospiri – vogliamo il parere sulla Vas, dunque la Mannetti desse alla pratica la massima priorità, esaminasse le 8 osservazioni, e firmasse il Decreto. Non credo di dover di nuovo minacciare di incatenarmi per avere quella firma, com’è già accaduto per avere i finanziamenti per l’aeroporto o per avere i rimborsi per la marineria. Con quei primi 20 milioni potremmo intanto restituire ossigeno all’area commerciale, portandola all’esterno della diga foranea, con la realizzazione del nuovo braccio e delle nuove vasche di colmata, e quindi studieremo come continuare a garantire la massima sicurezza all’ingresso in porto dei pescherecci”.

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