C'e' un'altra partita, oltre quella del governo Renzi, che il Nuovo Centro Destra sta giocando in questi giorni: quella di dare una struttura, a cominciare dalla leadership, a un partito che avra' la sua assemblea costituente il 28 marzo. E in questo senso, con Renato Schifani che resterebbe comunque presidente del comitato promotore, alla segreteria di Ncd il nome piu' gettonato e' quello dell'ormai ex ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello. Il nodo della leadership non e' certo rimasto estraneo alla convention degli amministratori locali organizzata da Ncd a Roma. Ed e' lo stesso Quagliariello a spiegare ai cronisti la sua disponibilita', smentendo quelle divisioni interne - soprattutto a Palazzo Madama - che circolavano in queste ore anche sugli organi di stampa, con i 'calabresi' pronti a sponsorizzare l'ex ministro e i 'siciliani' schierati invece con Schifani. Anche perche', si tratterebbe di due ruoli distinti, con l'ipotesi di Quagliariello come segretario coordinatore al fianco del presidente Schifani.
"Se il partito mi chiedera' un impegno diretto saro' ben lieto di non tirarmi indietro", e' l'indicazione dell'ex minsitro, che precisa come la scelta di chiamarsi fuori dal governo Renzi sia stata solo sua - "ritengo che il lavoro sulle riforme sia stato fatto e anche bene" - e che era stata programmata anche in caso di Letta-bis. A tutto cio' va aggiunto che, qualunque sia la "cabina di regia" di Ncd, questa resterebbe provvisoria fino all'assemblea costituente del 28, 29 e 30 marzo, quando la struttura del partito di Alfano sara' certificata. Nel frattempo pero', osservano fonti del partito, e' necessario che in vista dell'eventuale formazione del governo Renzi ci sia anche un partito che svolga, dall'esterno, una funzione di "pungolo" e di "stimolo" per l'esecutivo. Funzione che Ncd conta di svolgere anche sulla base delle cifre emerse alla convention romana: sono 6 mila i circoli e 70 mila gli iscritti. Con Alfano che punta ai diecimila circoli in tutta Italia.
"A beneficio dei tanti coristi di Forza Italia che oggi, ormai disabituati a considerare la verita', si sono scagliati contro Angelino Alfano, ricordiamo alcuni elementi essenziali". Lo dichiara Gaetano Quagliariello, senatore del Nuovo Centrodestra. "Primo: la polemica non e' stata innescata dal leader del Nuovo Centrodestra ma da chi, evidentemente, preferisce negoziare con i 'carnefici' e insultare i potenziali alleati. Secondo: se in questa complicata legislatura si fosse seguita di piu' la linea di Alfano e di meno quella di tanti estremisti dei quali Silvio Berlusconi non dovrebbe imitare il linguaggio, oggi il quadro politico sarebbe migliore e la stessa Forza Italia ne avrebbe tratto vantaggio in termini di influenza politica. Terzo: dopo aver commesso ripetuti errori, e' davvero diabolico aggredire chi si e' fatto e continua a farsi carico di evitare la marginalizzazione dei moderati. Quarto, e valga per il futuro: quando si innesta una polemica a un certo livello, ci si deve attendere una corrispondente risposta. E chiudiamo qui le trasmissioni", conclude Quagliariello.
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