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Pubblicato il 02/04/2015 16:04

Rapino (Pd) critica Olivieri per la protesta ad Atessa

"Non e' stata molto elegante la partecipazione del presidente della V Commissione consigliare regionale Mario Olivieri (Abruzzo civico) alla manifestazione contro la decisione della chiusura del reparto di Chirurgia di Atessa". Afferma cosi' la sua contrarieta' il segretario regionale del Pd Marco Rapino alla manifestazione odierna. "Mi aspetto strumentalizzazioni simili - continua Rapino - dalle opposizioni di centrodestra, nonostante siano responsabili di aver rinviato le decisioni per cinque anni e di aver portato avanti un risanamento fondato solo sui tagli e non sulla riorganizzazione dei servizi. Strumentalizzare questa protesta e' sintomo di inadeguatezza del ruolo che ricopre, per cui lo invito a una maggiore ragionevolezza e valutazione delle azioni che mette in campo, anche in virtu' del Patto di Governo sottoscritto in sede di alleanza elettorale". "Lo stato di salute dei conti della sanita', che il presidente Chiodi osannava, non bastano a restituire una sanita' in 'salute'. Al contrario quella buona, di sanita', e' quella che da' risposte concrete ai cittadini di tutto il territorio regionale e per farlo non serve l'ospedale sotto casa, bensi' la garanzia di cura per tutti. Occorre essere in grado di valorizzare le eccellenze, specializzare i piccoli presidi e integrare ospedale e territorio. Ruolo importantissimo e' anche quello dell'assistenza domiciliare e non ultimo della rete di emergenza/urgenza. Nella difficile opera di riforma della Sanita', e in linea con le mutate direttive nazionali - dice ancora Rapino - il presidente della Giunta regionale e commissario alla Sanita' Luciano D'Alfonso, con l'assessore alla Sanita' Silvio Paolucci sono impegnati in scelte a volte non popolari, ma che ci consentiranno entro il 2015 di uscire dal commissariamento e di avviare il ridisegno nel suo insieme del sistema sociosanitario regionale".

Intanto il segretario annuncia che "Il Pd Abruzzo si impegnera' a partire dalle prossime settimane in una campagna di ascolto e di confronto con i territori, non solo per condividere le linee fondamentali di tale disegno ma per promuovere un cambiamento di approccio culturale, che tenga conto delle trasformazioni in atto nella sanita', in una regione che conosce un progressivo invecchiamento della popolazione e che dovra' fare fronte ad una domanda di salute sempre piu' diversificata e complessa con risorse decrescenti. In poche parole, cio' che l'Abruzzo ha davanti a se' e' un cambiamento profondo, politico e culturale, del modo di pensare e costruire risposte alle esigenze di salute dei cittadini, che dovra' andare di pari passo al ripensamento dei servizi e dei modelli organizzativi. Su questa partita ci giochiamo la credibilita' e le possibilita' per rivincere le elezioni al termine del mandato. Su questo mi battero' con tutte le mie energie. Coltivare gli orticelli elettorali non serve - conclude Rapino - per vincere occorre saper governare e farlo bene significa essere coraggiosi, lungimiranti, capaci e soprattutto avere un progetto concreto da attuare per il benessere del cittadino"

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