Un incontro urgente con l'Unione Europea prima di proporre nuove norme sulla restituzione delle tasse per i territori colpiti da calamita' naturali e la contemporanea istituzione di un tavolo tecnico col Governo e gli esperti territoriali per approfondire la materia nei dettagli. E' quanto scaturito da una riunione tenutasi stamani nell'aula Consiliare alla quale hanno partecipato, oltre al Sindaco Cialente, il Sottosegretario Legnini, la Senatrice Pezzopane, le parti sociali, la classe dirigente locale, il Presidente della Regione Molise ed alcuni rappresentanti della Regione Umbria e dell'ANCI per discutere appunto, dell'opportunita' o meno di inserire nella legge di stabilita' l'emendamento sulle modalita' di restituzione delle tasse nei territori colpiti da calamita' naturali. Ha coordinato l'incontro, l'ex deputato Giovanni Lolli.
Legnini ha garantito l'interessamento del Governo, sostenendo che avrebbe appoggiato qualsiasi decisione sarebbe scaturita dalla riunione di oggi, lasciata ante tempo a causa di un impegno inderogabile.
Secondo il Sindaco Cialente "prima di fare la norma, occorre andare a Bruxelles per spiegare, dati alla mano, la nostra situazione nei dettagli. E a Bruxelles, dobbiamo andare col sostegno del Governo, tramite la presenza del Ministro Moavero e delle Regioni. Fondamentale anche la costituzione del tavolo, al quale devono sedere esponenti del territorio che abbiamo un'esperienza consolidata in materia"
Tramite Giovanni Lolli, portavoce del tavolo, a Legnini verra' chiesto proprio che il Governo faccia approfondimenti sull'argomento con persone di assoluta competenza. Il rischio che si prospetta con l'Europa, infatti, e' che i contribuenti che non potranno dimostrare l'effettivo danno , si trovino costretti a dover restituire il tutto. " Da qui l'esigenza di rivolgersi all'Europa - ha concluso il Sindaco - per illustrare la nostra realta' nel particolare che, probabilmente, sfugge alla burocrazia Europea."
" Posso dire - ha dichiarato Legnini - che la stragrande maggioranza dei contribuenti dell'Aquila e del cratere, sara' fuori da questa disposizione di recupero. Bisogna vedere, in relazione all'assestamento della norma conclusiva quale sara' il numero dei contribuenti interessati, per lo piu' imprese medio grandi, che dobbiamo considerare tenendo conto degli effetti economici occupazionali. In ogni caso, non faremo comunque nulla all'improvviso ma previo confronto aperto ed e' il motivo per il quale sono qui a L'Aquila. La domanda e': vogliamo fare una norma che eviti problemi alla stragrande maggioranza di persone cercando di attutire il danno ad una ristrettissima cerchia di contribuenti ed evitando sorprese? Questo e' il quesito al quale, personalmente, rispondo: meglio un danno limitatissimo che una sorpresa che potrebbe portare un danno piu' elevato. Mi rimetto comunque, alle valutazioni del territorio ed aspetto indicazioni ma poiche' l'Europa ci dice, informalmente, che tra fine anno ed inizi dell'anno prossimo potrebbe concludersi questa procedura, l'ultimo treno su cui possiamo salire e' quello della legge di stabilita' o forse del mille proroghe, ma i tempi sono ristretti."
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