''Ci sono 2 miliardi di euro congelati per la ricostruzione dell'Aquila, che non possono essere spesi e forse non lo potranno mai''. L'allarme e' del presidente dell'associazione Abruzzo Moderno, Alessandra Rossi, ex presidente dei giovani di Confindustria, che ha seguito la vicenda negli anni passati in Confindustria come delegato in materia di Ricostruzione. Secondo Rossi, si tratta di fondi Inail, divisi in due tranche da un miliardo ciascuna, la prima da ripartire in cinque settori strategici di investimento, l'altra tutta dedicata agli immobili pubblici. Anni fa si annuncio' lo stanziamento, anche del presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, e dei vertici dell'istituto, ma fino a oggi non sono stati erogati. Rossi chiede alle Istituzioni, in particolare alla Regione, uno ''slancio'' per sbloccare i fondi.
''Quella che manca - secondo la Rossi - e' la forte volonta' politica per chiedere all'ente previdenziale di trasformare la modalita' di quegli investimenti da diretti a indiretti, sbloccando l'impasse''. Investimenti indiretti sta a significare che ''l'Inail deve raccogliere delle 'manifestazioni di interesse' attraverso delle procedure a evidenza pubblica'' e inoltre ''bisogna avere l'avallo da parte del ministero del Tesoro affinche' questi soldi siano spendibili e non vadano ad incidere nei saldi di finanza pubblica'', una clausola che per la Rossi e' ''sconcertante''. Su entita' e suddivisione dei fondi la presidente dell'associazione Abruzzo Moderno parla, per il 2009, di 822 milioni di euro a disposizione dell'Inail, il 50% dei quali per l'Abruzzo, quindi nel bilancio del 2009 aveva impegnato 411 milioni di euro. Nel 2010, i fondi erano 1 miliardo 100 milioni, e sempre la meta' per la ricostruzione, 505 milioni, per un totale di 962 milioni.
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