E' stato raggiunto un accordo sulla riforma del personale alla Regione Abruzzo. L’accordo è stato firmato, tra i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e il direr (il sindacato dei dirigenti) e l’assessore regionale al Personale, Federica Carpineta.
Le associazioni sindacali con una nota ribadiscono che hanno «voluto fortemente che la riforma non si limitasse ad essere una rivisitazione della legge che disciplina l’ordinamento del personale della Regione, ma che rappresentasse l’occasione per ridisegnare un ente fortemente burocratizzato. L'accordo è anche il risultato dell’allarme da noi lanciato sul possibile rischio che la riforma potesse intraprendere un percorso senza un confronto con le parti sociali e adattandosi alle esigenze del Consiglio e della Giunta regionale. La preoccupazione era per lo stravolgimento che la Regione potrebbe avere con l’assunzione di deleghe gestionali. Il primo obiettivo che ci si è posti è la forte riduzione del numero delle direzioni e dei servizi, prevedendo l’accorpamento all’interno della stessa direzione e dello stesso servizio di funzioni omogenee per evitare processi decisionali frammentati. Prevedere una pianta organica che non sia la fotografia dell’esistente (organico di fatto), ma sia il risultato di una programmazione del fabbisogno triennale, strettamente legato alle funzioni che verranno trasferite dalle Province e dagli enti strumentali. Una pianta organica in divenire, una struttura organizzativa capace di offrire servizi e di dare risposte rapide a cittadini e imprese».
Viene ribadito inoltre il ruolo strategico della formazione e la necessità di una figura di direttore generale o di segretario generale che possa svolgere un ruolo di coordinamento.
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