''I punti salienti sono da un lato una semplificazione e un riordino delle norme in modo che siano tutte coerenti con il dettato costituzionale che dice che le istituzioni devono favorire l'autonoma iniziativa dei cittadini che svolgono attivita' di interesse generale. In piu' abbiamo messo due motori aggiuntivi: uno sul servizio civile per arrivare ad avere circa centomila giovani in servizio e uno sull'impresa sociale, cioe' creare delle imprese che generino innovazione sociale perche' ci sono tanti bisogni insoddisfatti in questo nostro paese''. Lo ha detto parlando della riforma del terzo settore il sottosegretario al ministero del Lavoro, Luigi Bobba, a Chieti a margine del convegno organizzato dalle Acli sul tema ''La riforma del terzo settore - nuovi modelli di impresa sociale e occupazione giovanile''. Quanto all'iter del progetto di riforma del terzo settore, Bobba ha poi aggiunto: ''La discussione e' in corso alla Commissione affari sociali della Camera: adesso ci sono le audizioni, il dibattito generale e' gia' concluso, nel mese di dicembre sicuramente iniziera' la fase emendativa. Speriamo per Natale o subito dopo che almeno nel primo ramo del Parlamento venga approvata''. Piu' in generale sul tema dell'occupazione, Bobba ha sottolineato: ''L'Unione Europea ci dice che la nuova occupazione sara' nelle tecnologie, nell'economia verde e nell'economia sociale. Il terzo settore e' uno dei tre settori trainanti''. Quanto infine al problema dell'occupazione giovanile, Bobba ha concluso ricordando l'azione del Governo: ''Il Governo - ha detto - ha un programma dedicato all' occupazione giovanile che si chiama Garanzia giovani, e' un programma impegnativo, primi risultati stanno venendo. Certo ancora molto c'e' da fare e il problema principale, numero uno, bisogna che tutte le istituzioni pubbliche siano impegnate senza guardare chi fa questo e chi fa quell'altro ma sapendo che l' obiettivo e' cercare di creare nuova occupazione e nella legge di stabilita' ci sono norme importanti come la decontribuzione per tutti i nuovi assunti, l'abbassamento del costo dell'Irap, che dovrebbe favorire la spinta alla crescita e a nuove opportunita' di lavoro''.
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