La Confcommercio la definisce "Scandalosa", la Cna "Grave". Le organizzazioni si riferiscono alla decisione del Comune di Pescara di riportare, a partire dal prossimo 2 febbraio, la sosta nell'area di risulta alla tariffa unica di 2,50 euro, "che in maniera paradossale favorisce chi occupa un posto per tutta la giornata rispetto a chi necessita di un tempo breve per effettuare servizi o ancor piu' acquisti veloci". Per la Confcommercio "e' inammissibile infatti che, dopo aver salassato cittadini e operatori con l'applicazione delle tariffe piu' alte possibili per Imu, Tari e Tasi, si operino nuovi aumenti in un settore cosi' nevralgico come quello dei parcheggi, problema sistematicamente irrisolto da questa come dalle precedenti Amministrazioni. La Cna, dal canto sua, lamenta la mancata audizione delle associazioni d'impresa. "La decisione di procedere all'aumento, che fa il paio con altri ritocchi per la sosta, e tutti all'insu', ha come unico obiettivo dichiarato quello di ripianare le casse della societa' che gestisce i parcheggi" osserva l'associazione presieduta da Riccardo Colazilli e diretta da Carmine Salce. Se le cose stanno cosi', "la scelta appare quantomeno sconcertante: anziche' procedere a una politica di taglio delle spese improduttive, che magari comporti anche un ridimensionamento degli organici di 'Pescara Parcheggi', si chiede un sacrificio ai cittadini. Tanto varrebbe abolire la sosta a pagamento in tutta la citta' e introdurre il disco orario: siamo certi che l'amministrazione guadagnerebbe di piu' con le multe". "Se veramente il fine unico di tale manovra deriva dalle perdite di 'Pescara Parcheggi' - incalza infine la Confcommercio - perche' non si procede alla sua liquidazione e all'affidamento della gestione delle aree di sosta ad una nuova societa', in grado di operare in maniera piu' efficiente con la completa automatizzazione del parcheggio dell'area di risulta?".
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