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Pubblicato il 23/06/2015 09:09

Sabella presenta "Da Torino a Roma: attacco al sindacato"

Rivedere, alla luce degli ultimi avvenimenti, e soprattutto di quanto accaduto in Fiat, il ruolo del sindacato. Un sindacato, probabilmente in crisi e che deve rivedere la sua funzione in un contesto economico e produttivo cambiato e che non vede piu' quella contrapposizione classica fra capitale e lavoro. Il 'sistema Marchionne" ha stravolto quelli che erano gli standard contrattuali di una volta. Questo in estrema sintesi il messaggio del libro scritto da Giuseppe Sabella e dal titolo: 'Da Torino a Roma: attacco al sindacato - La crisi dei corpi intermedi e il futuro della rappresentanza', (Guerini e Associati Editore, con introduzione del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi), presentato questa mattina nella sala Tosti dell'Aurum di Pescara alla presenza dell'ex segretario nazionale della Cisl Raffaele Bonanni, al coordinatore nazionale economico del Pd Lucio Cafarelli e dell'ex presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi. L'autore partendo proprio dalla rivoluzione attuata da Marchionne in Fca ha analizzato la situazione che vede oggi la crisi proprio della rappresentanza: "Il tema - ha spiegato l'autore - e' quello della vicenda Fiat e gli effetti che ha prodotto sul sistema economico politico e sindacale. In questo libro si parla di vari temi come quelli dell'innovazione e dell'impresa, ma anche della politica e del sindacato. Un sindacato che deve rinnovarsi non potendo contare piu' sugli schemi classici di contrapposizione di una volta". L'ex segretario nazionale della Cisl Raffaele Bonanni, impegnato con il suo nuovo progetto, con la nascita dell'associazione "Italia Piu'", ha posto proprio l'accento da quanto avvenuto in Fca dove "in ogni sito ci sono stati investimenti con la costruzione di modelli che sono esportati negli Stati Uniti, in Asia e Sudamerica. L'esperienza in Fiat e' stata contrastata ma ha portato alla rottura di vecchi schemi. Oggi in una economia globalizzata - ha detto Bonanni - il lavoratore deve chiedere, ma anche dare, sapendo che sono mutate le condizioni economiche e sociali. Ma - ha concluso l'ex leader nazionale della Cisl - il sindacato potra' rafforzarsi se sara' consapevole del proprio rinnovato ruolo, e cosi' tornare a contare di più".

Il coordinatore nazionale economico del Pd Lucio Cafarelli: "Nel libro di Sabella viene messa in evidenza la crisi del sistema di rappresentanza che e' entrata in crisi. Quella di oggi e' l'occasione per approfondire quello che e' accaduto negli ultimi anni nel nostro Paese. Nella vicenda di Fiat abbiamo avuto una rappresentazione plastica di quello che viene definita proprio la crisi della rappresentanza. Forse molti hanno dimenticato quello che e' accaduto quando e' arrivato in Fiat Marchionne con il "Modello Pomigliano" e quello che ha comportato. Oggi - ha concluso il coordinatore economico del Pd - c'e' una crisi di rappresentanza anche della politica oltre che dei sindacati e quindi in generale dei corpi intermedi. Una crisi che ci deve far riflettere cosi' come stiamo facendo questa mattina con gli interessanti temi bene affrontati nel libro di Sabella". L'ex presidente della Regione Gianni Chiodi ha detto che "la crisi del sindacato nasce da lontano. Una crisi che si e' manifestata nella sua ampiezza negli ultimi anni perche' non si e' probabilmente capito che bisognava rinnovarsi a causa elle mutate condizioni del sistema produttivo. Oggi questa crisi e' evidenziata dal minor peso che i sindacati hanno rispetto al passato. Il minor numero di iscritti e' un altro segnale della minor rappresentanza, ma se si capira' quello che e' accaduto e dove si e' sbagliato, il sindacato potra' tornare ad avere un ruolo importante, seppur in una situazione e in un contesto che oggi appaiono diversi".

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