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Pubblicato il 27/09/2014 10:10

Sclocco lancia gli stati generali del No profit

sclocco

Il Terzo Settore riunito a Pescara per fare il punto sul valore delle imprese sociali in Abruzzo nell'ambito del progetto realizzato con il cofinanziamento dell' Unione Europea Por Fesr Abruzzo 2007-2013. E tra ottobre e novembre partiranno gli Stati generali del No profit, come annunciato dall'assessore regionale al Welfare, Marinella Sclocco, presente alla giornata di chiusura del meeting. Gli argomenti cardine del progetto sono stati al centro del convegno finale 'Terzo Incluso: il valore aggiunto che fa innovazione. Un modello sperimentale per gli attori dell'economia civile del XXI secolo'. Terzo Incluso coinvolge aziende profit e no profit abruzzesi, tutte aderenti al Polo dell'Innovazione sociale e dell'economia civile 'Irene' e operative sul territorio regionale, oltre a diverse associazioni e organizzazioni di volontariato che hanno collaborato alla realizzazione delle attivita' programmate. Il Polo conta 250 partner tra imprese profit e non profit. "Ho preso come impegno, con il mio assessorato - ha detto Sclocco - quello di fare capire alla politica regionale quanto sia importante la consapevolezza dell'economia sociale e civile. Bisogna fare una battaglia che deve essere quotidiana. Purtroppo in Abruzzo il sociale e' visto come un costo e non come un valore. Il nostro territorio e' polverizzato, pieno di nuclei abitati da anziani che hanno un'elevata richiesta di servizi, soprattutto nelle zone interne, che spesso non viene soddisfatta". Cio', ha aggiunto l'assessore, "anche perche' c'e' carenza di fondi. Da 10 anni a questa parte il Governo taglia la voce politiche sociali e a sua volta la Regione. Da noi arrivano risorse scarsissime: sono 300 milioni per tutta Italia". "Il nostro e' un territorio che invecchia e l'Abruzzo - ha spiegato ancora l'assessore Sclocco - rispecchia il trend. La richiesta non viene soddisfatta non solo per i soldi che mancano, ma anche perche' e' gestita con vecchi parametri. Per questo dobbiamo passare dalla logica del costo a quella del rendimento e dall' enfasi del valore consumato a quella del valore rigenerato. E' uno sforzo grandissimo, prima di tutto culturale, passare dall' attuale welfare che raccoglie e ridistribuisce a quello che genera e responsabilizza tutti gli attori che devono essere coscienti di questo processo. Bisogna rispondere con un nuovo modello di welfare. Uno dei valori fondamentali e' la partecipazione. Abbiamo messo a punto una bozza di programma che regolera' il mio assessorato nei prossimi anni e che vorro' condividere per una co-costruzione, cosi' che tutti si sentano responsabili". "La piu' grande rivoluzione - ha proseguito - sara' programmare sociale e sanitario insieme: un piano sociale integrato con il sanitario, mettendo in atto anche quello che e' uscito da questa ricerca". Sclocco ha poi concluso che "a breve faremo partire tra ottobre e novembre gli stati generali del terzo settore che sara' annuale e in cui tutto il terzo settore dovra' dare una fotografia dell'esistente e fare programmi per il futuro, tutti insieme con partecipazione"

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