"Dal 2008 la Regione ha commissariato gli Enti d'Ambito, sono cioe' cinque anni che Chiodi dispone di poteri sostitutivi dei sindaci per realizzare il cosi' detto controllo analogo sugli enti gestori dell'Acqua . Non può scaricare responsabilita' che sono innanzitutto della inerzia della Regione che ha impiegato cinque anni per fare una legge che tra l'altro non viene ancora attuata, ovvero l'Ambito unico regionale". Lo denuncia il capogruppo del Pd in Regione Camillo D'Alessandro. "Abbiamo scritto da mesi - rileva D'Alessandro - a Chiodi provenendo che sia un ente terzo indipendente a certificare lo stato debitorio degli enti gestori distinguendo i debiti da investimenti, da quelli derivanti da cattiva gestione. Cosa che chiaramente non si e' mai fatta, perche' Chiodi va creando le 'trappole' ai sindaci per giustificare il suo vero intendimento, ovvero aprire ai privati la gestione dell'acqua" "I sindaci - conclude il capogruppo del Pd - non sono banditi. Chiodi la smetta di gettare sugli altri responsabilita' che sono anche proprie, a partire dal mancato controllo e dalle mancate riforme".
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