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Pubblicato il 03/07/2012 15:03

Tagliente e Menna criticano Chiodi

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Non sono piaciute ai consiglieri le dichiarazioni del Governatore a Italiacamp

"Sono rimasto a dir poco allibito dalle dichiarazioni del presidente Chiodi circa il suo compiacimento ad "essere considerati una regione meridionale". Lo afferma il consigliere regionale Giuseppe Tagliente alla notizia delle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Regione Abruzzo, a Catanzaro dove ha partecipato all'incontro con i governatori del Sud. "Chiodi - continua Tagliente - ha archiviato in un attimo la tradizionale strategia politica della Regione Abruzzo tendente a stabilire un rapporto privilegiato con le regioni centrali, Marche, Toscana ed Umbria in particolare, rinunciando a consolidare il primato che l'Abruzzo aveva faticosamente rincorso nel recente passato, presidenza Pace compresa, quando era considerata una regione protesa verso il Nord. Ha ragione pertanto l'on. Falconio nel ritenere "senza senso" la posizione espressa da Chiodi. Anche perché non ha davvero senso fare tali affermazioni nel bel mezzo di una congiunzione temporale che vede l'Abruzzo in affanno dal punto di vista economico e sociale. L'esclusione della nostra regione dai grandi canali europei di collegamento su ferro e per mare; la mancanza di seri progetti infrastrutturali, e di finanziamenti per strade, autostrade, porti e aeroporti; la crisi che si sta manifestando nelle principali aziende regionali, Pilkington, Sevel e Honda (quest'ultima ha proprio oggi fermato la produzione) dovrebbero richiamare il presidente Chiodi sulla opportunità di astenersi da battute di questo tipo e sulla necessità invece - da me continuamente sollecitata - di imprimere un minimo di velocità e di concretezza ad un'azione di governo che non viene assolutamente percepita. Lo dico con il pianto nel cuore"

"Se il Presidente della Regione continua ad avere una visione tutta personale sul modello di sviluppo futuro della nostra Regione allora s'impone al più presto una riflessione a tutto campo in Consiglio regionale". Lo ha detto stamani il Capogruppo dell'Udc in Consiglio regionale Antonio Menna intervenendo nel dibattito sulla collocazione territoriale della regione. Secondo Menna "Lo sviluppo prodigioso conseguito da politiche lungimiranti a cavallo tra gli anni ottanta e anni novanta avevano portato l'Abruzzo a divenire la prima regione del Mezzogiorno. Un passaggio straordinario tanto da spingere il Governo di Bruxelles a mettere la nostra regione fuori dai benefici dell'obiettivo 1 per gli aiuti comunitari. Ma anche la strategia lanciata dal Presidente Falconio durante la sua gestione alla guida della Regione Abruzzo - ha proseguito - per fare delle regioni gemelle (Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo) l'area di 'centronia', al di là della provocazione politico-culturale, voleva rappresentare lo sforzo generoso di aprire una stagione nuova di solidarietà e di impegno istituzionale attraverso la collaborazione di quelle regioni che avevano, come l'Abruzzo, le stesse problematiche ma che al tempo stesso ricercavano nuove speranze. Ecco perché l'idea del Presidente Chiodi di guardare al Meridione più che al settentrione significa spingere la nostra regione indietro rinnegando, forse, quanto di buono in quegli anni era stato fatto".

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