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Pubblicato il 31/12/2013 12:12

Tartufo bianco, prolungata fino al 15 gennaio la raccolta

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La Giunta regionale, su proposta dell'assessore alle politiche agricole Mauro Febbo ha deliberato il prolungamento del calendario di ricerca e raccolta del tartufo bianco (Tuber magnatum Pico) per l'intero territorio regionale, fino al 15 gennaio 2014. Febbo: "Con questo provvedimento, sul quale si è espresso favorevolmente il Centro Regionale di Assistenza in Tartuficultura (C.Re.A.T.) abbiamo accolto la richiesta avanzata da sei associazioni abruzzesi, per evidenziare come il periodo di produzione del tubero sia in ritardo". "L'atto licenziato dalla Giunta regionale evidenzia ancora una volta come questa Amministrazione ponga la massima attenzione su un settore ritenuto fondamentale per la nostra economia e soprattutto su una eccellenza di inestimabile valore". "A questo scopo abbiamo operato una svolta epocale grazie alla Legge regionale n.66 del 2012 la cui stesura è stata ampiamente condivisa garantendo la massima rappresentatività di tutti i soggetti interessati nella filiera: con questo testo, tra l'altro, per la prima volta le associazioni regionali hanno la possibilità di essere protagoniste come parte attiva al fianco della Regione Abruzzo, per la salvaguardia e il miglioramento degli ecosistemi tartufigeni, la gestione delle tartufaie e la valorizzazione del prodotto". Il testo che contiene le "Norme in materia di raccolta, commercializzazione, tutela e valorizzazione dei tartufi in Abruzzo" tra i vari elementi innovatori prevede la partecipazione delle associazioni alla realizzazione degli atti di programmazione e alle attività di promozione, tutela e valorizzazione del patrimonio tartuficolo.La Giunta regionale, su proposta dell'assessore alle politiche agricole Mauro Febbo ha deliberato il prolungamento del calendario di ricerca e raccolta del tartufo bianco (Tuber magnatum Pico) per l'intero territorio regionale, fino al 15 gennaio 2014.

Febbo: "Con questo provvedimento, sul quale si è espresso favorevolmente il Centro Regionale di Assistenza in Tartuficultura (C.Re.A.T.) abbiamo accolto la richiesta avanzata da sei associazioni abruzzesi, per evidenziare come il periodo di produzione del tubero sia in ritardo". "L'atto licenziato dalla Giunta regionale evidenzia ancora una volta come questa Amministrazione ponga la massima attenzione su un settore ritenuto fondamentale per la nostra economia e soprattutto su una eccellenza di inestimabile valore". "A questo scopo abbiamo operato una svolta epocale grazie alla Legge regionale n.66 del 2012 la cui stesura è stata ampiamente condivisa garantendo la massima rappresentatività di tutti i soggetti interessati nella filiera: con questo testo, tra l'altro, per la prima volta le associazioni regionali hanno la possibilità di essere protagoniste come parte attiva al fianco della Regione Abruzzo, per la salvaguardia e il miglioramento degli ecosistemi tartufigeni, la gestione delle tartufaie e la valorizzazione del prodotto". Il testo che contiene le "Norme in materia di raccolta, commercializzazione, tutela e valorizzazione dei tartufi in Abruzzo" tra i vari elementi innovatori prevede la partecipazione delle associazioni alla realizzazione degli atti di programmazione e alle attività di promozione, tutela e valorizzazione del patrimonio tartuficolo.

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