"Dall'autunno 2015 le spese per i Tribunali saranno totalmente a carico del ministero della Giustizia, e non saranno piu' in capo ai Comuni nel cui territorio hanno sede, stando alle novita' introdotte a tal proposito dalla Legge di Stabilita' del 2015. Chiedo quindi al sindaco di tenere conto, nel Bilancio 2015, di questo aspetto, in modo da destinare ad altre voci i fondi fino ad oggi utilizzati per le spese del Tribunale, senza dimenticare le emergenze della citta' che attendono risposte e il grande sacrificio che e' stato chiesto ai cittadini sul fronte fiscale". Lo dice il capogruppo di Ncd Guerino Testa, firmatario, con i consiglieri Alfredo Cremonese e Massimo Pastore, di una interrogazione al sindaco Marco Alessandrini in merito alle spese per il Tribunale che il Comune del capoluogo adriatico sostiene ogni anno. "Si tratta, dice Testa, di esborsi rilevanti per Palazzo di citta', che anticipa anche le somme a carico del ministero della Giustizia, cosi' come avviene d'altronde negli altri comuni italiani che si accollano le spese per i locali, le riparazioni, l'illuminazione, il riscaldamento, l'acqua, le utenze telefoniche e la pulizia dei Tribunali, per poi attendere a lungo i rimborsi statali, che peraltro sono solo parziali e non coprono l'intero ammontare. In base ad una stima approssimativa, prosegue Testa, il Palazzo di giustizia costa ogni anno al Comune oltre 3 milioni di euro". Testa, Cremonese e Pastore, chiedono al sindaco di "quantificare le somme che il Comune di Pescara deve ancora recuperare dal Ministero per il passato, che si aggirerebbero sui 5 milioni di euro", e "di spiegare che tipo di azioni ha messo in essere fino ad oggi, dal suo insediamento, in merito a questo aspetto". Invitano inoltre l'amministrazione a tenere conto delle novita' introdotte dalla Legge di stabilita' nel Bilancio del 2015
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