Non si placano le polemiche sul taglio dei tigli di viale Nettuno a Francavilla. Con una nota il sindaco Antonio Luciani ha provato a spiegare le sue ragioni, dopo la presa di posizione dei giorni scorsi del capogruppo in Consiglio regionale, Camillo D'Alessandro. Ma la nota sembra gettare nuova benzina sul fuoco.
La nota del sindaco Antonio Luciani
'Sento il bisogno di chiarire alcune questioni con i cittadini di Francavilla, invitandoli ad osservare cio' che sta accadendo in questi giorni. Ho sbagliato, lo ammetto, tutto cio' e' accaduto perche' tendenzialmente confido sempre nella buona fede e nell'onesta' intellettuale degli interlocutori'. Inizia cosi' la lettera aperta del sindaco di Francavilla Luciani.
'Si sono svolti tantissimi incontri e sopralluoghi sull'argomento tigli, oltre ad aver interpellato agronomi di vivai importanti della zona per avere piu' di un'opinione sull'argomento. Si e' pensato perfino di estirparli per ripiantarli al Parco Arenazze ma la diffusione selvaggia delle radici avrebbe distrutto i sottoservizi. Cosi' come la diffusione selvaggia delle radici ha reso impraticabili i marciapiedi di viale Nettuno, creato ingenti danni al patrimonio pubblico e privato e costretto il Comune ad affrontare decine e decine di richieste di risarcimento danni - insiste Luciani - Ho sbagliato, ripeto, perche' avrei dovuto presentare, in un incontro pubblico, il progetto alla citta' e non far veicolare il progetto stesso al Comitato con il quale ho avuto molti incontri e che ora si assurge al ruolo di portavoce della città'.
Acerbo: Il Comune difende l'indifendibile
'L'amministrazione comunale PD di Francavilla risponde alle sacrosante proteste di cittadini e associazioni ambientaliste buttandola sulla polemica politica piu' becera. Non solo tagliano decine di tigli ma insultano pure chi gli consiglia di fermarsi a riflettere. Il sindaco di Francavilla Luciani e il capogruppo regionale Camillo D'Alessandro stanno difendendo l'indifendibile e per questo cercano di deviare l'attenzione alzando i toni dello scontro con argomenti francamente risibili'. Cosi' in una nota Maurizio Acerbo (Prc).
'Un sindaco che pare militasse nelle fila del centrodestra quando fu autorizzato e realizzato il resort sulla spiaggia brandisce l'argomento dimenticando che proprio lui poche settimane fa ha autorizzato il cambio di destinazione d'uso in appartamenti - continua Acerbo - Un sostenitore di Enrico Letta accusa di inciucio i consiglieri regionali che hanno sottoscritto con me una risoluzione per 'scongiurare l'abbattimento e/o l'espianto di un patrimonio non solo ambientale, ma anche storico/paesaggistico e di identita' socio-culturale quale l'alberata di tigli che va da piazza Sirena alla Stazione ferroviaria di Francavilla al Mare'. Camillo D'Alessandro sa bene che i consiglieri attendevano l'incontro col sindaco di Francavilla per ricercare una soluzione condivisa che tenesse conto del parere del Corpo Forestale dello Stato e degli esperti delle associazioni ambientaliste. Questi atteggiamenti arroganti e prepotenti sono odiosi e insopportabili quanto la strage di alberi in corso'.
Caramanico: D'Alessandro ha perso una occasione per evitare giudizi sprezzanti
'Camillo D'Alessandro ha perso una buona occasione per tacere ed evitare giudizi sprezzanti e offensivi su un'iniziativa condivisa da tanti cittadini, forze politiche e dall'intero Consiglio regionale'. Cosi' in una nota il consigliere regionale Franco Caramanico commenta le dichiarazione del capogruppo Pd. 'Il consigliere parla ' di strano inciucio ' - continua Caramanico - Capisco che i fatti di questi tempi possano condizionare pesantemente i pensieri di un militante del PD ma stiamo parlando solo di persone che hanno cercato di far riflettere un sindaco su un progetto non condiviso, un progetto pubblico che interessa tutti . Nessuna 'presa in giro' , nessuna 'promessa di finanziamento' da parte di nessuno, solo un impegno per evitare danni finanziari al Comune di Francavilla, derivabili da un' eventuale sospensione dei lavori'.
'La variazione di bilancio a cui fa riferimento D'Alessandro - continua Caramanico - e' stata promossa da un' iniziativa che porta le firme di esponenti del PD e del PDL, che hanno permesso di destinare 1 milione di euro al Braga di Teramo, provvedimento legittimo ma meno urgente della situazione del COTIR, i cui lavoratori da undici mesi sono rimasti senza stipendio'. Secondo Caramanico 'evidentemente il Sindaco di Francavilla ha ritenuto opportuno non tener conto della risoluzione del Consiglio regionale. E' ancora piu' grave pero' che un consigliere regionale ( che non ha votato contro ma si e' solo astenuto) approvi tale comportamento fino a dichiarare che il consiglio regionale abbia ' leso la liberta e l'autonomia del consiglio e della giunta del Comune di Francavilla'.
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