'Per combattere i fenomeni di 'malagiustizia' bisogna incidere sulle responsabilita' dei magistrati. Chiunque sbagli, in qualsiasi categoria professionale, anche nella politica, puo' pagare in prima persona. Se sbaglia un magistrato, invece, al massimo a pagare e' lo Stato''. A sostenerlo e' il sindaco di Verona, Flavio Tosi (Lega Nord), che ha partecipato a Torre del Greco (Napoli) a un dibattito dal titolo 'Giustizia efficiente e buon governo delle citta'' organizzato dal Movimento nuova Repubblica. A una specifica domanda, Tosi ha risposto che ''vanno bene alcune riforme come quello dei testi unici, ma da profano, anche se come sindaco mi sono fatto una certa esperienza, ritengo che sia opportuno introdurre il criterio della 'produttivita'' dei magistrati. C'e' chi lavora tanto e lo fa con passione e chi invece lavora poco e male. Bene, alla fine entrambi sono magistrati allo stesso livello. Servirebbe invece un criterio di giudizio tra chi svolge il proprio operato con passione e dedizione e chi invece no''. ''Di casi di malagiustizia ne ricordo diversi - ha aggiunto Tosi - ma questa sera ne voglio rammentare due. Il primo riguarda un mio avversario politico, l'ex sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso, del Pd. Nel 2008 e' stato arrestato con accuse pesantissime, dopo cinque anni e' stato assolto perche' il fatto non sussiste. Immagino la frustrazione di D'Alfonso in questi anni. Come immagino quella dell'ex questore di Verona e ex vice capo della polizia Nicola Izzo. Anche lui e' stato indagato per accuse forti e in questi giorni e' stata chiesta l'archiviazione. Su un giornale questa mattina ho letto una sua dichiarazione in cui diceva: 'Sono contento dell'esito finale ma ritengo che la giustizia non abbia trionfato'''.
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