"In seguito a contatti avviati con la ditta Tenaglia, con il dovuto anticipo sui tempi utili al prelievo dei fusti di acacia, all'amministrazione di Lanciano non risultava in alcun modo che il Comune di S.Vito avesse, come invece sostiene, gia' individuato le aree ove reperire le piante di acacia e che queste fossero sufficienti per la ricostruzione della struttura". A precisarlo e' il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, che replica al primo cittadino di S.Vito Chietino sulla vicenda relativa alla ricostruzione del trabocco 'Turchino'. "Ne' risultava - aggiunge - che l'amministrazione di S.Vito si fosse posta il problema prima del 13 agosto quando il sindaco Catenaro non ravvisava alcun motivo per ritenere 'inutili' le acacie lancianesi. In effetti con una telefonata di mercoledi' 13 pomeriggio ho chiesto al sindaco di San Vito se potevo annunciare questa nostra volonta', frutto di esclusivo interesse culturale e artistico. Ho ricevuto il suo assenso e ho proceduto a comunicare alla stampa e alla ditta la nostra volonta' il giorno successivo giovedi' 14 agosto. In caso contrario mi sarei tirato indietro. Questa e' la verita' sul fatto anche se qualcuno esprime, artatamente, valutazioni contrarie, che rinvio al mittente, che mettono in dubbio la chiarezza del comune di Lanciano". "In qualita' di sindaco - sottolinea Pupillo - auspico per il futuro che i diversi municipi sappiano dimostrare il possesso di una maggiore dose di spirito di coesione territoriale, che nelle attuali difficolta' e' non solo indice di maturita' politica ma dovere verso i propri concittadini. Ovviamente, il Comune di Lanciano augura all'amministrazione di S.Vito che gli esperti giudichino utili le materie prime individuate con obiettivo ritardo e resta a disposizione qualora cio' non sia"
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