"Prendiamo atto della decisione di CGIL ed UGL di proclamare lo sciopero di quattro ore nel settore dei trasporti. Decisione assunta nonostante sia stato convocato, proprio su richiesta di tutti i sindacati confederali, un incontro per il 20 maggio, per affrontare piano industriale, risorse e prospettive del TPL in Abruzzo". Cosi' il Sottosegretario alla Presidenza, Camillo D'Alessandro. "Il documento congiunto CGIL ed UGL appare ad oggi piu' un pretesto che una voglia di entrare nel merito dei problemi che, al contrario - prosegue - rimangono tutti sul tappeto. Di certo noi non saremo come coloro che continuavano a suonare mentre il Titanic affondava. Noi siamo quelli che hanno evitato ed eviteranno la tragedia del fallimento delle attuali tre societa' e della futura societa' unica di trasporto , che ha gia' garantito il primo risultato: nessuno dei 1600 dipendenti, nonostante gli esuberi, rischia la propria prospettiva lavorativa. Passiamo ai temi: alle minori risorse in bilancio si potrebbero aggiungere, cosa molto probabile, un taglio ulteriore di trasferimenti. Tutti lo sanno, ma fare finta che questa realta' non ci sia, significa mentire innanzitutto ai lavoratori. Avverto come dovere pubblico di fronte alla protesta, legittima - continua - di dire agli abruzzesi quale e' la verita', quali sono le ragioni del confronto e di cio' che non consideriamo piu' possibile replicare nella nuova societa'. Secondo: la societa' unica evita esattamente il contrario dello spauracchio minacciato ovvero evita la privatizzazione sia dei servizisia della societa' perche', grazie alla societa' unica, evitiamo la svendita delle decotte precedenti societa' che non avrebbero retto l'urto dei minori trasferimenti. Dunque sarebbero state vendute come accaduto in altre Regioni. Terzo: pronti al dialogo, non ai ricatti. La differenza passa tra chi si assume la responsabilita' dei problemi e chi, al contrario, se ne lava le mani. Auspichiamo ragionevolezza e serenita' - conclude - pronti a discutere, entrare nel merito, con chi vuole discutere ed entrare nel merito per migliorare, modificare, aggiungere , ma non certo distruggere".
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