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Pubblicato il 23/11/2013 08:08

Via libera alla Filovia, ambientalisti pronti a ricorrere al Consiglio di Stato

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''I nostri legali sono al lavoro sull'eventualita' di andare al Consiglio di Stato e impugnare la decisione del Tar''. Lo annunciano il Wwf e i comitati cittadini contrari alla realizzazione della filovia che colleghera' Pescara e Montesilvano lungo la 'Strada parco', all'indomani della decisione del Tribunale amministrativo regionale di respingere la richiesta di sospensiva del parere favorevole emesso a settembre dal comitato Via, che aveva dato l'ok al progetto. ''Nel pronunciamento del Tar si entra nel merito della questione sanzionatoria e della non demolizione delle opere - dicono gli ambientalisti -, ma non si e' sciolto in alcun modo il nodo relativo alla Valutazione di impatto ambientale in sanatoria e questo solleva piu' di un dubbio''. Sulla questione interviene anche l'associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, la quale evidenzia che ''rimangono in piedi tutte le prescrizioni imposte dal comitato Via, ovvero la demolizione delle barriere architettoniche esistenti sulla Strada parco''.

''Rampe di accesso alla strada parco pericolose, scivoli che superano di tre o quattro volte le pendenze imposte dalla legge, chilometri di marciapiedi di larghezza inferiore alle norme previste, pali in mezzo ai marciapiedi - ricorda il presidente dell'associazione, Claudio Ferrante -. Grazie alla nostra battaglia di sensibilizzazione e di denuncia siamo riusciti ad affermare un principio molto importante: le opere costruite con barriere architettoniche devono essere fermate e le barriere eliminate. Il Tar - conclude - non ha eliminato questa prescrizione. Tutte le istituzioni sono avvisate'

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