Prevede un contributo di 100 mila euro l'anno per finanziare progetti di ricerca l'Accordo quadro di collaborazione sottoscritto oggi dalla Fondazione Carichieti, ente finanziatore, e l'universita' G. d'Annunzio di Chieti Pescara. Il documento, che porta la firma del dal presidente della Fondazione Pasquale Di Frischia e del rettore Carmine Di Ilio e la cui validita' decorre dal prossimo primo gennaio, prevede che le attivita' di ricerca saranno definite mediante specifici progetti esecutivi dell'Universita', progetti che, prima di essere sottoposti alla Fondazione, saranno selezionati da un'apposita Commissione che prevede la presenza di un rappresentante della Fondazione.
Il Consiglio di amministrazione di quest'ultima, pertanto, dovra' effettuare solo il vaglio circa la finanziabilita' del progetto, restando la competenza tecnica e scientifica del progetto in capo all'università. L'accordo in realta' non specifica una somma che la Fondazione destinera' alla ricerca, ma come ha spiegato Di Frischia, i centomila euro rappresentano la somma che mediamente la Fondazione ha destinato ogni anno, dal 1997 a oggi, all'ateneo. Con la differenza, pero', che d'ora in avanti non verranno piu' finanziate le iniziative di singoli ricercatori, ad esempio acquistando macchinari, come avvenuto in passato, ma progetti di ricerca.
"Avere dei fondi extra a supporto dell'attivita' scientifica di qualita' significa poter competere anche con le altre universita' per i fondi ministeriali - ha detto Di Ilio - Punteremo su progetti consistenti, su tematiche nazionali, su quei temi che sono quelli che il Piano nazionale e della ricerca identifichera' e a quei temi cercheremo di sottoporre i nostri progetti: i temi sono biotecnologie, le neuroscienze dove noi abbiamo capacita' competitive abbastanza importanti".
"Cambia il tipo di approccio nel campo della ricerca - ha detto dal canto suo Di Frischia -: se possiamo dare un aiuto per la ricerca lo diamo; in questo caso eroghiamo un contributo che sara' assegnato in forma di assegni di ricerca ai ricercatori. Andiamo incontri ai giovani, al giovane ricercatore, una figura su cui contiamo molto".
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