Un vero e proprio horror tour nel Sito regionale di Bonifica di Chieti scalo, un'area di centinaia di ettari costellata di scarichi abusivi di rifiuti e siti industriali abbandonati colmi di sostanze tossiche. Protagonisti dell'iniziativa il Forum dell'Acqua e Zona22 che, a seguito della sentenza del processo Bussi, hanno lanciato oggi lo sciopero della denuncia. Gli ambientalisti hanno raccolto dei rifiuti industriali e, dopo averli inseriti in alcune buste, hanno provveduto a consegnarli al prefetto di Chieti. "Abbiamo pensato di consegnarli direttamente alla rappresentanza del Governo - hanno detto gli esponenti delle associazioni - il prefetto di Chieti, assieme alle immagini della conceria CAP. Magari loro sanno cosa fare in casi del genere". Il Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua e Zona22 hanno poi lanciato un appello ai cittadini "affinche' l'indignazione per l'ingiustizia subita si trasformi in azione" per ottenere: l'azzeramento di ogni forma di prescrizione per i reati ambientali, "visto che rendono inospitale e pericoloso il territorio e l'ambiente in cui dobbiamo vivere noi, i nostri figli e tutte le future generazioni"; l'introduzione dei reati ambientali nell'ordinamento, senza riconoscere alcuna forma di beneficio per gli inquinatori; un grande piano per la Bonifica delle aree inquinate del paese, da realizzare con l'informazione e la partecipazione capillare dei cittadini "affinche' a guadagnarci non siano i gattopardi che hanno inquinato e che ora si riciclano per lucrare sulle operazioni di riqualificazione". "Ci aspettiamo, altresi', un ricorso contro questa sentenza al secondo grado e fino in Cassazione, consapevoli che nel frattempo bisogna costruire una societa' diversa per ottenere giustizia"
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