"Siamo dispiaciuti sul piano umano per la vicenda dell'assessore De Fanis, e ci auguriamo possa spiegare fatti e circostanze e uscire dalla vicenda a testa alta. Ma sul piano politico non possiamo che evidenziare che la cultura abruzzese e' precipitata nel baratro e non da oggi: dall'addio a eventi internazionali come il festival di Dacia Maraini alla crisi strutturale delle sistema bibliotecario, la cultura abruzzese sta vivendo uno dei suoi momenti piu' critici. Noi siamo mobilitati perche' si scriva presto un'altra storia: si voti non oltre marzo perche' questa nuova storia inizi presto". Lo afferma il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci. "Ora ci attendiamo che Chiodi non minimizzi di nuovo - sottolinea Paolucci - perche' la verita' e' che la sua giunta e' stata nuovamente travolta. Siamo a pochi giorni dalla fine della legislatura e non sappiamo ancora quando si votera' per calcoli di opportunismo del centrodestra: l'Abruzzo, con Chiodi, sta vivendo una stagione buia che non merita assolutamente. In questi mesi, almeno si abbia il coraggio di scegliere un nome autorevole per guidare l'assessorato alla cultura, che deve tornare ad essere uno dei motori dello sviluppo economico e sociale della nostra regione con l'augurio che De Fanis torni ad essere l'apprezzato operatore medico che è".
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