Faceva l'autostop sulla statale 650 fondovalle Trigno, nei pressi dello svincolo di Trivento, il quarantenne di Cerignola arrestato dai carabinieri perché sospettato di aver preso parte all'assalto di ieri mattina al portavalori sull'A14 in Abruzzo, colpo fruttato al commando armato oltre 660 mila euro. L'uomo ha precedenti penali e non ha fornito spiegazioni sulla sua presenza in quella zona. Si tratta della seconda persona fermata nell'ambito delle indagini sull' assalto armato di ieri al portavalori sull'A14, all'altezza di Vasto. Dal blindato sono stati asportati 660mila euro e tremila franchi svizzeri. E' di ieri sera il fermo giudiziario di una persona che potrebbe aver avuto il ruolo di basista.
I militari di Campobasso, intanto, hanno effettuato rilievi su quanto ritrovato nel furgone Fiat Scudo bianco sul quale viaggiavano tre banditi, intercettato a Montefalcone nel Sannio , in un uliveto. Sul mezzo c'erano due fucili a pompa pronti a fare fuoco, un fucile di fabbricazione russa con doppio caricatore, con oltre 40 cartucce, e 2 sacchi di banconote con oltre 220mila euro. Il furgone e' stato abbandonato a pochi chilometri dallo svincolo di Trivento, a pochi chilometri da Montefalcone nel Sannio.
'Le indagini sulla rapina al furgone portavalori sono in una fase cruciale, che consigliano il silenzio' ripetono dagli uffici della Procura di Vasto, che coordina l'inchiesta sull'assalto del commando armato al blindato della societa' Aquila di Ortona, con la fuga rocambolesca dei banditi.
Polizia e Carabinieri sono impegnati nel verificare gli elementi acquisiti e sul lavoro della scientifica.
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