Sarebbero alla stretta finale le indagini della procura della Repubblica dell'Aquila sulla realizzazione e la manutenzione di circa 500 alloggi antisismici di cinque insediamenti scattate dopo il crollo di un balcone in legno a Cese di Preturo "per difetti di costruzione e utilizzo di materiale scadente". Nei prossimi giorni potrebbero essere notificati oltre 15 avvisi di garanzia, quindi l'inchiesta da contro ignoti passerebbe a contro noti con le accuse di crollo colposo e frode nelle pubbliche forniture. Secondo quanto si e' appreso dalle agenzie di stampa, oltre ai responsabili delle aziende che hanno fornito il legno e hanno realizzato gli insediamenti, sotto inchiesta finirebbero anche funzionari dei vari enti coinvolti nei vari processi dell'intera filiera nel corso degli anni: dall'appalto, ai lavori, alla manutenzione e all'onere della sicurezza. Il Corpo forestale dello Stato sta ultimando la "relazione tecnica approfondita sulle indagini". Una volta consegnati i faldoni ai magistrati si attendono gli avvisi di garanzia. L'inchiesta finora ha portato il giudice per le indagini preliminari del tribunale dell'Aquila Giuseppe Romano Gargarella a emettere un provvedimento di sequestro di 800 balconi in legno "per la sicurezza dei cittadini e per conservare la prova" in cinque delle 19 New Town costruite al costo di un miliardo di euro dopo il terremoto per dare un tetto a oltre 16 mila aquilani sistemati in circa 4.500 alloggi. Intanto, l'operazione sigilli agli 800 balconi pericolosi disposta dal gip e' praticamente terminata. Da sequestrare ci sono le terrazze di una decina di alloggi sfitti per i quali l'amministrazione comunale dovra' consegnare le chiavi e vanno messi in sicurezza circa 20 appartamenti al piano terra, dove va delimitata l'area esterna in cui i balconi del piano di sopra potrebbero crollare. Anche qui il Comune dovra' fornire materiale per recintare le aree.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: