Un insegnante 59enne di Chieti, che lavora in una scuola superiore di un'altra provincia, e' stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per presunti e ripetuti atti sessuali con una ragazzina che ha meno di 14 anni.
Il provvedimento e' del gip del Tribunale di Chieti, Antonella Redaelli. Le indagini, degli agenti della Squadra Mobile della Questura di Chieti, sono scaturite da una segnalazione del locale consultorio familiare a cui si erano rivolti i genitori della minore che si era confidata con loro.
Secondo il racconto, attenzioni particolari, palpeggiamenti ed esibizioni di parti intime da parte dell'uomo sarebbero avvenuti durante alcune lezioni private. L'insegnante, amico di famiglia, si era infatti offerto di impartire lezioni private avendo saputo delle difficolta' incontrate dalla ragazzina.
La disponibilita' del professione amico di famiglia a svolgere alcune lezioni di sostegno era stata accettata di buon grado dai genitori della minore.
Le ripetizioni, che inizialmente si erano svolte tenute a casa della ragazzina, successivamente erano proseguite nell'abitazione dell'insegnante, luogo dove sarebbero avvenuti in piu' occasioni gli abusi.
Secondo quanto hanno ricostruito dagli inquirenti le attenzioni, originariamente interpretate quali semplici manifestazioni d'affetto, una volta divenute piu' pesanti, sono state respinte con decisione dalla ragazzina che all'insistenza dell'uomo ha raccontato tutto ai genitori.
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