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Pubblicato il 28/12/2012 23:11

Chiodi: Abbiamo risanato i conti dell'Abruzzo

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"Non abbiamo contratto nessun euro di debito"

"In quasi quattro anni abbiamo centrato l'obiettivo storico di portare i conti in equilibrio, riducendo il debito pubblico del 25% (circa un miliardo di euro) riducendo di un terzo la spesa pubblica e conducendo una vera e propria crociata contro gli sprechi e i privilegi della politica che siatene certi continuera' nei prossimi mesi". Lo ha detto il Governatore della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, nel corso della conferenza stampa di auguri a tutti gli abruzzesi. "Non abbiamo contratto un solo euro di nuovo debito - ha aggiunto - ne' sottoscritto nuovi mutui che avrebbero impegnato le future generazioni ma abbiamo ridotto di un terzo i costi di funzionamento della macchina amministrativa, eliminato enti superflui, ridotto i dirigenti, abbattuto le spese di rappresentanza, tagliato consulenze e spese inutili. Siamo stati la prima regione ad eliminare il vitalizio e a ridurre i compensi dei consiglieri regionali, tutte le misure le abbiamo adottato sono state la doverosa risposta agli errori del passato".

"Sono stato un baluardo contro gli interessi delle lobby e delle corporazioni nati dall' assegnazione di 15 miliardi di euro per la ricostruzione dell'Aquila e dei territori colpiti dal terremoto del 2009. La battaglia che si deve fare sulla legalita' deve essere condotta da parte nostra, ma anche da parte di tutti i cittadini". Lo ha detto stamane il Governatore della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, nel corso della conferenza indetta per fare gli auguri per il nuovo anno agli abruzzesi, facendo anche un bilancio della propria attivita' di ex Commissario per la ricostruzione post-sisma. "Il Comune dell'Aquila - ha aggiunto - deve tenere molto alta la vigilanza, l'amministrazione comunale deve operare controlli molto approfonditi nelle varie procedure burocratiche e ha la forza sufficiente per farlo". Chiodi ha concluso parlando della sua battaglia alla legalita' costatagli anche delle critiche severe. Il presidente della Giunta ha anche indicato nei 420 milioni di euro risparmiati il risultato di questa sua azione.

 

 

Il messaggio di auguri del presidente Gianni Chiodi

Questo il testo completo del messaggio augurale di Gianni Chiodi,  rivolto a tutti gli abruzzesi: "Questo è il quarto anno trascorso insieme. Il 2012 è stato un anno particolarmente importante. Lo sforzo compiuto nel risanamento del bilancio, culminato nell'ultimo risultato della riduzione delle tasse ci riempie di orgoglio e ci spinge a continuare questo percorso virtuoso con maggiore slancio e determinazione. Siamo gli unici in Italia ad averlo fatto. Ciò ha reso l'Abruzzo una regione pilota, un modello di riferimento apprezzato a livello nazionale. In quasi quattro anni abbiamo centrato l'obiettivo storico di portare i conti in equilibrio, riducendo il debito pubblico del 25 per cento (circa un miliardo di euro) riducendo di un terzo la spesa pubblica econducendo una vera e propria crociata contro gli sprechi e i privilegi della politica che, siatene certi, continuerà nei prossimi mesi. Non abbiamo contratto un solo euro di nuovo debito, né sottoscritto nuovi mutui che avrebbero impegnato le future generazioni ma abbiamo ridotto di un terzo i costi di funzionamento della macchina amministrativa, eliminato enti superflui, ridotto dirigenti, abbattuto le spese di rappresentanza, tagliato consulenze e spese inutili. Siamo stati la prima Regione ad eliminare il vitalizio e a ridurre i compensi dei consiglieri regionali. Tutte le misure che abbiamo adottato sono state la doverosa risposta agli errori del passato. Abbiamo mantenuto, quindi, l'impegno preso al momento del nostro insediamento di riportare i conti dell'Abruzzo in ordine, dare sostegno alle famiglie, alle imprese e al territorio. Questo percorso virtuoso ci ha permesso di alleggerire il carico fiscale per i cittadini e per le imprese, in controtendenza rispetto a quanto avviene a livello statale. Oggi la Regione Abruzzo può vantare la riduzione delle addizionali regionali Irpef ed Irap del 30 per cento a conferma del grande lavoro politico e amministrativo propedeutico posto in essere in questi anni di governo. Nel frattempo, stiamo finanziando importanti interventi in campo sanitario. In tutti gli ospedali sono in corso interventi con importanti azioni di ristrutturazione e investimenti in tecnologie avanzate laddove si era fermi anche da 25 anni. Ma abbiamo ancora un grande lavoro da fare per ridurre le liste d'attesa e tanti servizi ancora non a livello degli standard rappresentati dall'eccellenza nazionale. Sono certo che anche questi obiettivi saranno presto raggiunti. Abbiamo risorse, ottime professionalità ed una fortissima volontà nel proseguire il cammino intrapreso. Dobbiamo riflettere tutti sul fatto che, per lungo tempo, la regione, in tutte le sue espressioni, ha speso oltre le proprie possibilità, finendo per porre una gravosa ipoteca sulle spalle delle generazioni future mentre quello che abbiamo costruito, insieme, tenacemente, invertendo la rotta, in questi quattro anni, penso sarà decisivo per il futuro dei nostri figli. Sono convinto che gli sforzi sostenuti non saranno stati inutili. Questo dipende anche da altri molteplicifattori. Primo fra tutti da adeguate scelte politiche e imprenditoriali, dallo spirito di sacrificio, dai modi di agire con laboriosità e dinamismo e dal porsi con spirito costruttivo, nel confronto, davanti al cambiamento. Su questo punteremo nei prossimi anni. Siamo l'unica regione italiana a poter disporre dei fondi FAS, oltre 600 milioni di euro, per lo sviluppo e non corriamo rischi di disimpegno per i fondi europei assegnati all'Abruzzo. Dobbiamo andare avanti con fiducia ed energia muovendo dall'esigenza impellente di un elevamento della produttività e delle politiche del lavoro. E allora apriamoci al nuovo anno: trasformiamolo in una grande occasione, un ulteriore banco di prova. Continueremo a lavorare per consegnare agli abruzzesi una Regione più forte e coesa consapevoli che l'innovazione del nostro sistema è fondamentale per la ripresa economica ed è quindi grande la responsabilità delle parti sociali. In questo momento, molti miei corregionali non hanno un posto di lavoro o rischiano di perderlo. Una crisi internazionale devastante ne è la causa. Ma faremmo un errore a pensare che si tratti di una crisi finanziaria: la nostra è una crisi industriale e di sistema. Le imprese italiane perdono, ogni giorno che passa, quote di mercato. Il nostro è quindi un deficit di competitività e di produttività. La strada per ridare speranze di lavoro è quella di affrontare con decisione i nodi strutturali che danneggiano la competitività del sistema: costi del lavoro, mercato del lavoro, costi dell'energia, costo fiscale e forti investimenti nella ricerca, nell'innovazione e nel sistema educativo. Oggi l'economia è globalizzata e difficilmente può essere governata a livello locale. Ma se il Paese non si renderà conto che la redistribuzione della ricchezza può avvenire solo dopo averla prodotta, sarà ben difficile che il mutamento sarà nel senso auspicato. Alla Giunta e all'intero Consiglio regionale va il mio apprezzamento per il prezioso lavoro svolto. Desidero ringraziare anche tutti i dipendenti regionali e coloro che a più livelli hanno consentito il buon funzionamento della macchina amministrativa. Un segno di riconoscimento particolare sento di doverlo a tutto il personale del sistema sanitario. L'auspicio è che si possa guardare oltre per proseguire con coraggio il cammino, superando le contrapposizioni e guardando al bene comune, allo sviluppo e alla ricostruzione della città dell'Aquila e del suo circondario con fiducia. Il 2009 è stato l'anno del devastante terremoto che ha colpito l'economia, la socialità, l'imprenditorialità, gli investimenti e lo sviluppo della nostra regione. Oggi il terremoto obbliga tutti i rappresentanti delle istituzioni e coloro che, a vario titolo, ricoprono ruoli di responsabilità di governo ad esercitare con il massimo impegno e con alto senso dello Stato le proprie funzioni pubbliche. E' una partita difficile la nostra, ma gli abruzzesi hanno diritto ad avere una classe dirigente, non solo politica, che la giochi fino in fondo: per la crescita, lo sviluppo e il progresso della nostra regione. A voi, a tutti voi, Auguri di Cuore! Buon Anno Nuovo. Gianni Chiodi".

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