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Pubblicato il 24/05/2013 15:03

Chiodi: La sanità abruzzese, per il terzo anno consecutivo, è in equilibrio di bilancio"

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Il Presidente della Regione risponde alle critiche avanzate dal centro sinistra in materia di sanità e gestione del commissariamento

"La sanità abruzzese, per il terzo anno consecutivo, è in equilibrio di bilancio. Sono lontani ormai i tempi in cui si generava deficit di centinaia di milioni l'anno". Comincia così la lunga risposta del presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi alle critiche avanzate in questi giorni dal Partito Democratico.

"Il commissariamento in Abruzzo - dice Chiodi -  ci sarà fino a quando non saremo totalmente adempienti ai livelli essenziali di assistenza, la cui verifica del Ministero è comunque migliorata passando da "critica" del 2009 ad "adempiente con impegno su alcuni indicatori" nel 2011. Ricordiamo che la situazione fino a pochi anni fa, prima del commissariamento, era disastrosa, sotto il governo della coalizione di centro sinistra".

"Il tavolo di monitoraggio - ha detto Chiodi - ha chiesto a tutte le regioni in piano di rientro, quindi anche all'Abruzzo, di redigere un nuovo piano operativo 2013-2015, che rappresenta un adempimento obbligatorio finchè si manterrà lo status di regione in piano di rientro. Un piano che i nostri tecnici insieme all'Advisor e al sub Commissario Giuseppe Zuccatelli stanno predisponendo. Sarà pronto nei prossimi giorni. Al di là delle letture strumentali che si fanno di una relazione prettamente tecnica, c'è da dire che la gestione contabile della sanità abruzzese continua ad essere positiva per il terzo anno consecutivo. Siamo lontani dai tempi in cui a causa di una gestione fuori controllo che portava a deficit e debiti spropositati si era obbligati ad incrementare le addizionali regionali. Noi, invece, non avendo avuto bisogno di utilizzare le coperture disposte dal piano di rientro per i disavanzi che non ci sono stati, abbiamo restituito agli abruzzesi i 40 milioni incassati dalla fiscalità. Per questo ritengo che il Pd palesa una visione superficiale dell'attuale realtà sanitaria abruzzese con esternazioni fuori luogo e demagogiche anche se i cittadini abruzzesi, sono sicuro, non si lasceranno convincere da illazioni e proclami".

Secondo Chiodi, "E' lo stesso Tavolo di monitoraggio che nel verbale evidenzia che si è avuto un decremento dell'ospedalizzazione totale a partire dal 2009 soprattutto per una consistente riduzione del ricorso a ricoveri ad alto rischio di in appropriatezza. Infatti l'Abruzzo si segnala come la seconda migliore regione italiana, dopo il Molise, per la riduzione dei ricoveri ad alto rischio di in appropriatezza nel 2011 rispetto al 2009. Risultati positivi che evidenziano il buon andamento del piano di risanamento del deficit che ha visto l'Abruzzo uscire dall'elenco delle regioni canaglia con i conti in ordine. Per il riordino della rete ospedaliera - ha proseguito -che prevedeva la riconversione dei presidi ospedalieri di Pescina, Tagliacozzo, Casoli, Gissi e Guardiagrele è lo stesso Tavolo che nella valutazione triennale riconosce che l'azione di riconversione risulta completata ad eccezione del presidio di Guardiagrele su cui pesa l'impugnativa davanti alla Corte Costituzionale. Per quanto riguarda la mobilità passiva il sistema sanitario abruzzese sta mettendo in atto una serie di misure importanti tra cui investimenti (circa 48 milioni) in apparecchiature tecnologicamente avanzate in tutti gli ospedali della Regione. Stiamo provvedendo ad assunzioni di personale, per anni bloccate a causa del disastro operato da chi oggi vorrebbe criticarci. Abbiamo assunto 1500 medici e infermieri che hanno permesso di sostituire le cessazioni, i pensionamenti e di rendere stabile personale precario. Ma sempre nell'ottica di riduzione degli sprechi rispetto al 2007 abbiamo ridotto i primari di 87 unità passando dai 284 del 2007 ai 197 di oggi. Stiamo operando per migliorare ancora il livello qualitativo della nostra offerta sanitaria che ci porterà a ridurre la mobilità passiva. Abbiamo riattivato intanto l'ospedale Sant'Omero, ospedale di confine con le Marche, il cui punto nascita ha visto oltre 700 parti in un anno che prima, per lo più, venivano dirottati verso le Marche. Voglio aggiungere che il sistema sanitario regionale sicuramente presenta ancora delle criticità da arginare, figlie della politica del passato che ci ha lasciato una pesante eredità, ma stiamo lavorando affiancati dai Ministeri, dall'Advisor e dal sub commissario Zuccatelli per programmare e realizzare un sistema sanitario che rispetti le norme e le indicazioni dettate a livello nazionale perché la nostra regione deve essere al pari delle regioni che oggi hanno la migliore sanità. Oltre a cercare di capirne le cause si sta lavorando su una migliore organizzazione anche delle liste d'attesa, per cui ho richiesto uno studio approfondito dai tecnici della regione, dell'Agenzia sanitaria regionale e delle aziende sanitarie, al fine di individuare i motivi delle criticità ma anche per cercare di trasferire le best pratice da un'azienda sanitaria all'altra. Per quanto riguarda gli Hospice posso assicurare che ne abbiamo aperti due ed entro l'anno queste strutture saranno presenti in tutte le province, come abbiamo ribadito al Tavolo di monitoraggio, dopo 14 anni di totale stasi in questo ambito. Anzi, proprio domenica si celebra nelle principali piazze abruzzesi la giornata del sollievo dove ci saranno anche i nostri gazebo con la nostra rete di assistenza domiciliare che attualmente riesce a garantire assistenza a 17mila persone. Da qualche mese abbiamo anche approvato una nuova rete di emergenza-urgenza, che ha seguito il sub commissario Zuccatelli, ma è chiaro che adesso seguirà la stesura di un cronoprogramma con decreti attuativi per la realizzazione della stessa e si cercherà di risolvere le criticità che ci sono oggi e che tutti conosciamo. Non è stata una novità del verbale del tavolo di monitoraggio. Sappiamo che i nostri mezzi di soccorso e le tecnologie sono obsolete, ma si riorganizza una rete per migliorarla e renderla di qualità. Continuerò - ha concluso il Presidente - la mia opera di razionalizzazione e di riqualificazione del sistema sanitario con forza e convinzione nonostante tutto, consapevole che organismi come la Corte dei conti che hanno analizzato il mio operato e quello dei miei predecessori mi invitano a proseguire e completare da un punto di vista attuativo il lavoro iniziato".

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