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Pubblicato il 29/05/2013 18:06

Chiodi: per la crescita soft servono idee innovative, progetti, capacita' di rischiare

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"In Italia e' arrivato il boom economico quando le infrastrutture non c'erano ancora. Semmai, sono state una conseguenza dello sviluppo impetuoso di quegli anni. Non certo la causa. Oggi le infrastrutture ci sono ma questo non vuol dire non ne servano piu' altre. Tuttavia, quello che occorre davvero al Paese non e' tanto una crescita hard ma una crescita soft e quindi idee innovative, progetti, capacita' di rischiare. In sostanza, tutti quei fattori che ci possono mettere in competizione con gli ex Paesi emergenti". Lo ha detto, questa mattina, a Chieti, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, intervenuto, presso l'Auditorium del Campus universitario, alla presentazione della terza edizione del concorso "La tua idea per il Paese", organizzato dall'associazione ItaliaCampAbruzzo e patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e della Missione negli Stati Uniti d'Ameria - UsaCamp, prevista dal 9 al 16 novembre prossimi. La presentazione odierna e' stata anche l'occasione per un confronto sul tema delle prospettive delle Universita' abruzzesi. All'iniziativa sono, intervenuti, infatti, anche i Rettori delle tre Universita' di Chieti-Pescara, Carmine Di Ilio, di Teramo, Luciano D'Amico, e dell'Aquila, Ferdinando Di Orio. Il presidente della Regione ha, inoltre, voluto rivolgere un plauso ai giovani di ItaliaCampAbruzzo per "la loro collaborazione sistematica al progetto di ItaliaCamp e per la costante azione di stimolo sui temi dello sviluppo e del mercato del lavoro che svolgono in maniera lodevole nei confronti delle Istituzioni. La scintilla - ha rivelato Chiodi - e' scattata anche perche' mi sono accorto, al contrario di molti, che il mondo ormai e' cambiato e che c'e' bisogno soprattutto di un approccio ottimistico e propositivo che ci spinga a puntare su campi come la ricerca e l'innovazione olte che sullo start up di impresa, come sta facendo, da tempo e con risultati apprezzabili, la FIRA". Non a caso, proprio la Regione Abruzzo, secondo una ricerca del quotidiano "Il Sole 24 Ore", in proporzione alle sue risorse, e' risutata la prima in Italia per investimenti nei settori dell'innovazione e della ricerca che ammontano a circa di 80 milioni di euro.

"C'e' una forte determinazione da parte della Regione a sostenere per il futuro, in maniera ancora piu' incisiva, il sistema universitario abruzzese appoggiando tutte quelle iniziative e quei processi che vedano la stretta collaborazione delle tre Universita' e che conducano, a piccoli o a grandi passi, verso una razionalizzazione funzionale alla sostenibilita' del sistema universitario regionale". Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, a tal proposito, si e' detto "disponibile ad investire risorse che possano spingere l'intero sistema educativo, che non e' solo quello universitario, verso scelte qualitative. Superare la logica del piccolo e' bello e comprendere, invece, che lo scenario di competizione globale richiede una crescita dimensionale - ha proseguito - puo' favorire una maggiore competitivita' e quindi un salto di qualita' in termini assoluti. In proposito - ha aggiunto - ho apprezzato molto tutte quelle iniziative e quelle azioni che le Universita' abruzzesi hanno messo in campo per trasferire le conoscenze anche sul piano degli scenari economici. E' la stessa strategia che la Regione ha deciso di adottare trasformandosi in una sorte di venture-capitalist. L'alleanza con il sistema universitario - ha rimarcato Chiodi - deve puntare a migliorare la reputazione dell'offerta didattico-formativa complessiva dei nostri atenei visto che in Italia il sistema di selezione impiegato guarda soprattutto al nome ed al prestigio delle Univesita'. La Regione - ha concluso - come sempre, fara' la sua parte. Considerando, poi, che, dal 2015, esaurito il pagamento dei mutui accesi per le cartolarizzazioni del passato, si potra' contare su una dotazione finanziaria di circa 60 milioni di euro, chiunque si trovera' a governare, sara' nelle condizioni di operare un investimento significativo sulla formazione univesitaria".

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