Tutelare i livelli occupazionali e rilanciare una struttura strategica per la Regione, puntando alla trasformazione dell'ente in societa' "in house" in grado di autosostenersi. E' quanto emerso stamattina dalla riunione svoltasi a Pescara per esaminare la situazione del Ciapi, alla quale hanno preso parte il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, l'assessore alle politiche del lavoro Marinella Sclocco, il direttore generale Cristina Gerardis, i direttori Tommaso Di Rino, Carmine Cipollone e Stefania Valeri e i dirigenti Marco Valeri e Carlo Amoroso.
"La Regione non si sottrarra' alle proprie responsabilita' - ha commentato il presidente D'Alfonso - poiche' detiene il 97 per cento delle quote dell'ente. Per noi il Ciapi e' una struttura strategica per la quale chiederemo il riconoscimento anche all'Unione Europea, trasformandola in societa' 'in house' in grado di avere i mezzi per autofinanziarsi attraverso attivita' tecniche che altrimenti verrebbero esternalizzate". Per arrivare a tale scopo si puntera' alla razionalizzazione della gestione e ad immaginare ambiti che siano coerenti con la programmazione comunitaria. L'assessore Sclocco spiega le prossime mosse della Regione per dare un futuro al Ciapi: "Ripianare i debiti, corrispondere le mensilita' arretrate ai 33 dipendenti e ridare al personale la dignita' del lavoro, perche' nel piano di rilancio ci sara' anche la valorizzazione delle competenze e la definizione di cio' che potra' essere fatto. In questi anni - ha ossevato Sclocco - e' mancato completamente il controllo da parte della Regione e vogliamo riprendere in mano le redini della gestione; in ogni caso, e' nostra ferma volonta' tutelare i livelli occupazionali"
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