Botta e risposta a suon di comunicati tra il presidente della Regione, Gianni Chiodi e il capogruppo del Partito Democratico, Camillo D'Alessandro. Chiodi ha respinto al mittente le critiche di D'Alessandro che ha parlato di "bilancio falso", sottolineando in una nota che "L'opposizione cerca di mettere in bocca alla Corte dei Conti parole che non ha detto. La lettura che danno della relazione e' infatti errata".
"Nella relazione, la Corte dei Conti, ricorda che le norme di contabilita' non consentono di applicare al bilancio di previsione l'avanzo disponibile, se non sono stati approvati i consuntivi - spiega ancora Chiodi nella sua nota - Nel bilancio 2014 ė stato solamente iscritto l'avanzo vincolato. L'avanzo di amministrazione non e' iscritto per pareggiare il bilancio della Regione Abruzzo, come qualcuno vorrebbe far pensare con questa pretestuosa polemica. C'e' anche da dire che i revisori dei conti hanno dato parere positivo sul bilancio che rispecchia i requisiti di legge. Non c'e' equilibrio a causa della disastrosa gestione della passata amministrazione della sinistra che ha fatto sprofondare l'Abruzzo - conclude il governatore - nel baratro del peggior debito pubblico tra le regioni italiane".
In mattinata, dopo l'approvazione in Commissione di bilancio e finanziaria, D'Alessandro aveva espresso i dubbi in merito ai documenti contabili della Regione. "Abbiamo il timore che approvando un bilancio falso nelle prossime settimane si producano buchi veri con bilancio e finanziaria regionali aggrediti dal Governo e dalla Corte dei Conti", ha detto il capogruppo del Pd D'Alessandro. Per questo motivo "le opposizioni andranno avanti decise anche con la tattica ostruzionistica delle centinaia di emendamenti, per costringere la maggioranza di centrodestra a varare l'esercizio provvisorio per poi approvare, come chiede la corte dei conti, i rendiconti 2013 e 2014 ed infine bilancio e finanziaria.
"Con l'esercizio provvisorio non succederebbe nulla, si andrebbe avanti con risorse certe e cioe' con un dodicesimo delle spese, tutto cio' considerando che in Abruzzo siamo in regime di prorogatio per via della fine posticipata della legislatura, e non si possono fare leggi di spesa se non straordinarie. E non e' vera la storia che senza approvare il bilancio non si possono ridurre le tasse perche' nella bozza non c'e' questa misura'', ha continuato D'Alessandro che anche nel bocciare l'amministrazione Chiodi oggi ha riproposto il tema del "pacchetto di riforme a costo zero che il Pd ha proposto ma che il centrodestra non vuole fare''.
"Siamo nel periodo peggiore nella storia della regione che e' un ente morto rispetto a quando Chiodi si e' insediato - ha spiegato il capogruppo del Pd durante la conferenza stampa - 90 mila persone hanno perso il lavoro o non ce l'hanno, c'e' un numero rilevante di cassintegrati, si e' verificato il piu' grande numero di moria di imprese e questo bilancio anziche' dare risorse ed approvare leggi di riforma a costo zero, si basa su valori presunti. Ci sono sei societa' di gestione dell'acqua, 5 aziende per le case popolari, 3 societa' di trasporto pubblico, 4 enti per lo sviluppo economico, noi abbiamo proposto per ognuno dei comparti un unico soggetto ma non se ne fa niente perche' il centrodestra deve mantenere le prebende per rimanere in sella". Alla conferenza stampa sono intervenuti anche i consiglieri del Pd Giovanni D'Amico e Giuseppe Di Pangrazio, il consigliere di Sel iscritto al gruppo misto Franco Caramanico, il capogruppo di Centro Democratico, Gino Milano, e il consigliere dell'Idv Lucrezio Paolini. "E' l'ultima occasione per fare un resoconto della legislatura - ha spiegato Caramanico - che non e' stata certamente positiva essendo stata caratterizzata tra le altre cose da una programmazione pressoche' inesistente"
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"La Corte dei Conti ha certificato le bugie di Chiodi e il suo finto risanamento di questi anni che si e' concluso con un bilancio giuridicamente e tecnicamente falso". Cosi' il capogruppo del Pd, Camillo D'Alessandro, nella conferenza stampa in cui le forze di opposizione di centrosinistra hanno denunciato "le irregolarita' presenti nelle bozze di bilancio e finanziaria 2014 proposte dalla maggioranza di centrodestra".
I due documenti sono ancora in discussione in consiglio regionale a tre giorni dalla scadenza dei termini per l'approvazione, pena il ricorso all'esercizio provvisorio. L'incontro con la stampa cade dopo due giorni di lavori nelle commissioni consiliari riunite congiuntamente e dopo la prima maratona notturna in consiglio terminata intorno alle quattro di stamani segna l'ufficiale rottura e il duro scontro tra i due poli, proprio nell'ultimo anno di mandato dell'amministrazione guidata dal presidente della giunta, Gianni Chiodi, e quindi alla vigilia della campagna elettorale. Al centro della diatriba, la nota della Corte dei Conti inviata il 15 dicembre scorso, che da quest'anno in virtu' dell'inserimento in costituzione dell'obbligo del pareggio di bilancio ha la competenza del controllo, che secondo le opposizioni chiede alla regione di approvare I rendiconti degli ultimi due anni, per verificare la fondatezza dei conti nel bilancio e nella finanziaria 2014 e poi dare il via libera. Per la maggioranza di centrodestra che rivendica l'azione di risanamento, I dati sia pure ufficiosi sono stati inviati e comunque la mancata approvazione dei rendiconti del 2012 e del 2013 non e' un ostacolo ad approvare i due documenti entro il 31 dicembre. Le minoranze dicono no e chiedono "una operazione verita'" con il ricorso all'esercizio provvisorio per andare all'approvazione nel mese di gennaio dei rendiconti e poi del bilancio. Un'azione che secondo D'Alessandro "durerebbe pochi giorni e darebbe alla regione un bilancio su somme certe ma che Chiodi non vuole fare perche' emergerebbe la grande bugia". La commissione bilancio ha approvato con i voti della maggioranza ieri sera intorno alle 23 le bozze di bilancio e finanziaria.
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