Cinquantamila persone hanno partecipato alla manifestazione per dire No al progetto di Ombrina mare. Sono arrivati da tutto l'Abruzzo con il supporto importante di centinaia di associazioni da tutta Italia per una giornata pacifica e gioiosa e una sola parola d'ordine: 'No' alla piattaforma di Ombrina Mare, 'No' al Petrolio. "Mare e costa e' tutta roba nostra", ma anche "Pane e olio senza petrolio", sono due degli slogan col sorriso sulle labbra che la moltitudine ha gridato insieme a decine di sindaci con gonfalone e fascia tricolore, studenti, mamme e gente comune. Per la seconda volta in due anni una grande manifestazione compatta per combattere un destino non voluto da nessuno e questa volta, a differenza della manifestazione di aprile 2013 a Pescara, il 'no' era accompagnato da un dito puntato contro quello che viene reputato il 'nemico', il responsabile di un destino a cui l'Abruzzo si oppone: il Governo, che con le scelte dello 'Sblocca Italia' ha dato via libera alle perforazioni sulla costa adriatica. L'immagine plastica dell'opposizione dei 50 mila in nome e per conto di intere regioni alla deriva petrolifera e' stata raffigurata dal megastriscione srotolato da Greenpeace sul campanile duecentesco di Lanciano: secondo il corteo il responsabile e' il governo di Matteo Renzi. L'enorme striscione giallo raffigurava infatti la faccia del premier sorridente e col pollice alzato e la scritta "Piu' trivelle per tutti", ma la risposta di Greenpeace a nome di tutto il corteo era "Stop ai fossili, si' alle rinnovabili". Sono arrivati da tutta Italia per dire 'no' al petrolio e per riaffermare, come e' stato poi detto dal palco del comizio di Piazza Plebiscito che "la politica ci deve rispettare, non accetteremo scelte calate dall'alto, qualcuno racconti per bene a Roma quello che e' successo oggi a Lanciano". Dal palco degli oratori Don Maurizio Patriciello, il prete anticamorra della Terra dei Fuochi, ha contestato quelle "briciole di petrolio che si vogliono prendere in Adriatico per arricchire poche tasche. Il governo si deve fermare - ha proseguito Don Patriciello -, si deve ricordare che e' stato messo li' dal popolo che e' il vero sovrano. In Abruzzo, come nella Terra dei Fuochi, la lotta deve continuare". Il convitato di pietra del corteo di Lanciano e' il Pd nazionale, come ha confermato anche il sindaco Pd di Lanciano, Mario Pupillo: "Nel corteo non vedo neanche un deputato del Pd abruzzese - ha detto Pupillo -, ma si ricordino tutti, specie il governo che vuole imporci un Abruzzo distretto minerario, che questa terra ha fatto la Resistenza contro i Nazisti, che ha dato vita all'epopea dei partigiani della Brigata Maiella, e nel ricordo dei nostri martiri, quella contro le trivelle sara' per noi una nuova Resistenza". "Se si ci fosse un referendum tra petrolio e rinnovabili non avremmo dubbi sul fatto che la stragrande maggioranza degli italiani sceglierebbe le rinnovabili", commenta il leader dei Verdi Angelo Bonelli. Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Liberta'. auspica che dopo "la straordinaria marcia, Renzi, il suo governo e il suo partito non si girino dall'altra parte".
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Sotto una leggera pioggia si è mosso il corteo 'No Ombrina' a cui sono presenti gia' migliaia di partecipanti. E' giunto poi in piazza la testa del corteo 'No Ombrina' accolto dal brano "Come e' profondo il Mare" di Lucio Dalla, rivisitato da 35 artisti abruzzesi, per diventare l'inno della contrarieta' alla piattaforma petrolifera 'Ombrina Mare' e, piu' in generale, alla deriva petrolifera. L'arrivo del corteo e' coinciso con l'inizio di una pioggia fitta che per ore aveva risparmiato la manifestazione
"Oggi abbiamo lanciato all'Italia un grandissimo segnale di rispetto per l'ambiente e chi temeva che questa potesse essere la 'solita manifestazione', e' stato smentito. Negozi aperti, commercianti che applaudivano, neanche un pennarello che ha sporcato un muro: ora la politica rispetti noi. E se voi a Roma non ve ne siete accorti, ora fatevelo raccontare". E' quanto ha detto dal palco della manifestazione 'No ombrina' Franco Mastrangelo, uno degli organizzatori della giornata di Lanciano contro il petrolio in Adriatico. "Siamo in 50 mila per una grandissima dimostrazione di civilta', di rispetto per la democrazia, e voi, a Roma, non potete non tenerne conto - ha proseguito Mastrangelo - non accetteremo scelte calate dall'alto perche' - dice sempre rivolgendosi al governo - qualcuno non ha ancora capito che la storia di Ombrina finisce qui, oggi", chiude Mastrangelo, in una piazza Plebiscito flagellata da un violento temporale che pero' non ha spento l'entusiasmo dei manifestanti.
"Il Pd e' quel partito che nel 2008 ha bloccato il centro oli di Ortona, che ha varato il Parco della Costa Teatina: quando il Pd ha potuto usare i suoi poteri e' sempre stato coerente. Ma sul mare la competenza e' dello Stato. Certo prima per il Pd abruzzese pero' prima vengono gli interessi degli abruzzesi, prima l'Abruzzo, poi il Governo". Cosi' a margine della manifestazione di Lanciano, il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale d'Abruzzo, Camillo D'Alessandro, risponde in merito alle polemiche relative a un Pd che a livello nazionale vota la fiducia, anche con gli stessi deputati abruzzesi, allo Sblocca Italia che autorizza Ombrina, e che in regione lotta contro le trivelle in mare. "Pero' ritengo anche che - prosegue D'Alessandro - sia stucchevole legare le polemiche solo sulla legge di stabilita', perche' nel provvedimento c'erano anche altre utilita' a favore dell'Abruzzo quali la Fondovalle Sangro e altro. Quindi il problema di Ombrina va affrontato separatamente e con le sue specifiche ragioni", ha concluso D'Alessandro
Hanno srotolato una gigantografia con il premier Matteo Renzi sorridente e col pollice in alto che dice "Piu' trivelle per tutti". Il mega striscione di Greenpeace prosegue pero' con la scritta "Stop Fossili Go Renewable". E' stato srotolato all'inizio del comizio in piazza Plebiscito dalla torre civica duecentesca, simbolo di Lanciano, ed e' stato salutato da un lungo applauso da parte dei manifestanti.
"Luciano D'Alfonso, in tanti ti hanno creduto, quando in campagna elettorale avevi giurato che avresti fermato gli ufo, ossia le trivelle in mare. E ora Luciano che ci dici?". E' quanto ha detto dal palco di Piazza Plebiscito, a Lanciano, uno degli organizzatori della manifestazione 'No Ombrina', Franco Mastrangelo, che si e' rivolto direttamente al presidente della Giunta regionale. "Devi delle risposte a quelli che ti hanno creduto e che si sono fidati di te e che vogliono continuare a fidarsi di te. Usa il tuo potere politico - ha proseguito - datti una mossa, perche' questa e' l'ultima chance", ha concluso l'oratore di Piazza Plebiscito
"E' una grande partecipazione festosa per dire un secco no all'insediamento di Ombrina che non e' contrattabile". E' quanto afferma Mario Pupillo, sindaco di Lanciano e presidente della Provincia di Chieti, in testa ai sindaci di tutto l'Abruzzo. "Il no alla petrolizzazione e' necessario nel momento in cui e' stata effettuata da parte della Regione e della Provincia la perimetrazione del Parco della Costa teatina che e' gia' all'attenzione del Consiglio dei Ministri", ha concluso Pupillo.
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