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Pubblicato il 29/03/2015 09:09

D'Alfonso: grazie a Edi Rama la Macroregione sarà realtà

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Il primo ministro d'Albania Edi Rama ha incontrato stamattina le autorita' istituzionali abruzzesi nella sede della Provincia di Pescara. A fare gli onori di casa il Presidente della Regione Luciano D'Alfonso, che ha dato avvio al meeting con queste parole: "Edi Rama ha avuto grande coraggio nel realizzare il cambiamento nel suo Paese e nel portarlo avanti. Egli e' un riferimento nella casa dei Democratici mondiali ed un interlocutore di prima linea per molti leader internazionali: anche grazie a lui la Macroregione adriatico-ionica diventera' una realta' concreta, facendosi carne con regole e risorse". Dopo aver ricordato padre Pino Piva, gesuita assurto a trait d'union fra l'Abruzzo e l'Albania avendo servito come parroco a Pescara per dieci anni prima di trasferirsi a Scutari, D'Alfonso ha dato la parola al premier albanese, che ha esordito con una battuta: "Grazie per aver scelto di passare un sabato mattina con un albanese, sarebbe stata una cosa impensabile fino a vent'anni fa. L'Abruzzo non e' sconosciuto in Albania: molti sanno che Gabriele D'Annunzio, Benedetto Croce, Rocky Marciano e Madonna sono originari di queste parti. Sono contento di essere qui anche perche' l'Abruzzo e' la regione verde d'Europa, quella con la piu' alta percentuale di aree verdi e con alcune specie come l'aquila che e' presente nella bandiera del mio paese". Poi Rama ha affrontato il tema della Macroregione: "E' una bella idea ma e' ostaggio della burocrazia europea e della lentezza con cui i burocrati riescono a soffocare le belle idee. Resta comunque un'opportunita' strategica per tutta l'area, e noi siamo molto interessati a contribuire ad essa perche' e' uno strumento per lo sviluppo economico e sociale. Se guardiamo alla strategia integrata attuata per le regioni del mar Baltico o del Danubio, ci sono ottimi spunti per rafforzare la cooperazione. A breve - ha concluso - faremo un vertice intergovernativo per mettere a punto un grande piano strategico senza perderci nella quotidianita'. Voglio chiudere il mio discorso citando Benedetto Croce: e' nell'economia che si riflette la vita dell'uomo".

Nel riprendere la parola, D'Alfonso ha ricordato che "a giugno avremo un primo grande risultato: si configurera' la rete ferroviaria con il voto del Parlamento europeo, su proposta di Ivan Iakovcic, con il prolungamento dell'alta velocita' da Ancona a Bari; si tratta del primo risultato strategico dopo 150 anni, epoca in cui fu concepito il tracciato ferroviario adriatico. A Edi Rama chiedo una convergenza per adottare un'agenda di priorita'. Nel dossier Juncker c'e' una sola voce sulle infrastrutture e non si entra nel dettaglio, mi serve che l'Albania faccia la sua parte per rafforzare l'armatura ferroviaria: la Macroregione deve realizzare la connettivita' della trasportistica, per porti capaci di funzionare e per la tutela del mare blu che da' quel 40 per cento di Pil generato dal turismo in tutta l'area"

"Parte la fase attuativa della Macroregione, che e' di cooperazione sugli assi strategici. Sono qui sia perche' me ne sono occupato in Parlamento e al Governo, e ho fatto tutto il possibile, sia perche' si pone problema di cooperazione tra i sistemi giudiziari dei diversi Paesi aderenti alla Macroregione, perche' i sistemi di giustizia hanno un ruolo fondamentale nei programmi di sviluppo". Cosi' il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, a margine del convegno "Macroregione Adriatico-Ionica: le priorita' dell'agenda Abruzzo", svoltosi all'Aurum di Pescara, presente, tra gli altri, il primo ministro albanese, Edi Rama. "Dopo processo di democratizzazione dei Paesi e con l'approvazione delle Costituzioni, in Albania nel 1998, ci sono le condizioni per far si' che quei sistemi giudiziari siano aderenti ai principi europei, democratici di separazione dei poteri, di indipendenza e autonomia della magistratura. Si tratta pero' di sostenerli ulteriormente". Nel soffermarsi sulla necessita' di sostenere tali Paesi, Legnini ha sottolineato che "il Csm e' stato gia' partner di un progetto europeo per sostenere le riforme del sistema di giustizia albanese. Continueremo in quest'opera di sostegno". 

 "Le macroregioni possono garantire tutto quello che fino a oggi non c'e' stato. Si pensi alle infrastrutture e alla visione spezzettata e inconsistente. Prima c'era Lupi, ora non c'e' piu', poi quello di prima di cui non si e' accorto nessuno e prima ancora c'era Passera. Le infrastrutture sono piu' lunghe degli Stati nazionali e dei confini regionali disegnati nel '900". Cosi' il governatore dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, nel corso del convegno "La Macroregione Adriatico-Ionica: le priorita' dell'Agenda Abruzzo", che si e' svolto a Pescara.

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