"Nei prossimi 100 giorni, questo governo dovra' dotarsi di nuovi strumenti e procedure autorizzatorie in favore delle imprese che garantiranno una accelerazione straordinaria a chi vorra' produrre investimenti, ricchezza e lavoro, in modo che ogni progetto di vita o di nuova vita delle imprese possa essere incoraggiato e autorizzato: dobbiamo essere piu' veloci e piu' bravi della Turchia e della Baviera nel dire di si' al mondo del lavoro e della produzione di ricchezza". Lo ha detto il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso.
Il Governatore ha partecipato alla tavola rotonda promossa dal dipartimento di Economia Aziendale dell'Universita' di Pescara, D'Alfonso ha posto all'attenzione della platea - costituita da studenti di economia dell'Universita' d'Annunzio - la necessita' di costruire un processo di crescita dell'intero Abruzzo che dovra' avere ripercussioni positive che dureranno nel tempo. Parlando dei riflessi della crisi, il governatore si e' chiesto "quanto mondo sia necessario all'Abruzzo per crescere".
Circa "6.5 miliardi di euro, un quarto del nostro prodotto interno lordo, deriva dal mondo e dalla dimensione internazionale; ma dobbiamo fare di piu' assumendo le buone pratiche per quanto riguarda le autorizzazioni alle impresa", ha sottolineato. "Dal Mondo dobbiamo assumere anche la spinta a migliorare la capacita' formativa, scolastica e universitaria a favore delle giovani generazioni", ha detto D'Alfonso per il quale sara' anche necessario che il sistema Abruzzo crei le condizioni atte a favorire una maggiore produttivita' delle imprese rispetto ad ogni ora di lavoro, "rivedendo a fondo il funzionamento delle nostre istituzioni e vigilando sulla sanezza dei prodotti finanziari e bancari in favore del mercato". Tema della tavola rotonda 'L'economia mondiale, euro e banche" sulle cause che hanno determinato la piu' importante crisi economica globale dal dopoguerra ad oggi e, soprattutto, sulle possibilita' di uscirne. Tra i presenti alla discussione il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini. Sul tavolo dei relatori quattro illustri economisti Alessandro Carretta, Piero Cipollone, Marcello De Cecco, Dominick Salvatore.
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