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Pubblicato il 15/02/2015 08:08

Di Primio lancia la sfida per le elezioni di Chieti

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E' un centrodestra compatto quello che sosterra' il sindaco uscente Umberto Di Primio nella sua candidatura a primo cittadino di Chieti alle prossime elezioni comunali: l'ufficializzazione e' arrivata oggi in conferenza stampa dai vertici dei partiti, alla presenza, tra gli altri, del deputato Fabrizio Di Stefano, del coordinatore regionale, Nazario Pagano, e del consigliere regionale Mauro Febbo, tutti di Fi, della senatrice Federica Chiavaroli (Ncd), di Antonio Tavani (Fdi) e del segretario provinciale dell'Udc Andrea Buracchio. Di Primio, che oggi ha portato con se' mettendole sul tavolo in maniera emblematica un paio di scarpe da corsa "perche' ho iniziato a correre e non mi sono mai fermato", il suo 'Vangelo', il Testo unico degli enti locali, lo Statuto comunale e un cuore "simbolo della passione messa nell'amministrare la citta'", puntera' il suo programma su temi come il sociale, la rigenerazione della citta', l'occupazione e la sicurezza che "saranno offerti al confronto con i cittadini". Il sindaco uscente ha poi annunciato di voler aprire la campagna elettorale "dentro una fabbrica, un capannone dello Scalo, per far capire che il lavoro e' il primo problema della citta'". Non ha negato i problemi incontrati dalla sua amministrazione "sarebbe sciocco e da ipocriti", ha promesso maggiore condivisione, ma e' stato chiaro su un punto: "nessuna pieta' per i traditori: vale oggi e anche in caso di ballottaggio - ha sottolineato, piu' volte interrotto dagli applausi. Ci hanno portato solo danni e una sorta di non credibilita' diffusa - ha detto Di Primio. Basta con i voltagabbana, non fanno crescere la città". 

Poi, anche sulla scia di quanto affermato nel suo intervento da Febbo, secondo il quale "c'e' qualcuno che vuole mettere le mani sulla citta', il gioco di chi oggi governa la regione e' mettere le mani sui tre gioielli di Chieti ovvero ospedale, universita' e Carichieti e noi lo impediremo", Di Primio ha parlato della necessita "della difesa della citta' da un centro sinistra che ha il corpo in citta', ma la testa altrove. E' come dire che qui avremmo solo una parte del centro sinistra, ma chi prendera' le decisioni non sta a Chieti , ma altrove e Chieti non puo' diventare la succursale di nulla e di nessuno". Pagano dal canto suo ha detto di aver avuto contatti Berlusconi "e mi ha promesso che sara' a Chieti per sostenere la candidatura di Di Primio". Pagano ha poi annunciato una lista di Fi "straordinariamente competitiva", Buracchio un Udc "che dara' tutto", mentre la Chiavaroli ha ricordato il gradimento di Di Primio presso i cittadini "sempre sopra al 50% in tutte le rilevazioni". Per Di Stefano "lo schieramento coeso e compatto e' una garanzia per tutta la citta'", mentre secondo Tavani "la lealta' che dobbiamo a Di Primio e' sui programmi, su quello che ha realizzato e su cio' che si dovra' ancora realizzare".

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