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Pubblicato il 02/06/2015 19:07

Di Sabatino contrario all'accorpamento asl Teramo - L'Aquila

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Il Presidente della Provincia di Teramo si dice contrario all'ipotesi di un accorpamento della Asl di Teramo e L'Aquila. "L'accorpamento - dice - non e' lo strumento per raggiungere nessuno degli obiettivi che la sanita' teramana, i Comuni e anche la programmazione regionale stanno mettendo a fuoco". Per il presidente della Provincia di Teramo le sfide da affrontare per la riorganizzazione del sistema sanitario, che vanno dalla riduzione dell'ospedalizzazione all'integrazione dell'assistenza sanitaria con quella territoriale e sociale, non possono essere liquidate con un accorpamento che non porterebbe alcun beneficio al territorio. A sostegno della sua posizione Di Sabatino porta ad esempio una serie di dati, a partire dal rapporto tra spesa del personale e posti letto che a Teramo risultava la piu' bassa in Abruzzo.

"Circa 170 mila euro" dichiara il presidente, che sottolinea come la provincia il teramana si caratterizza per un'offerta quasi totalmente pubblica, garantita con una quantita' di persone inferiore a quella delle altre Asl. "Una cosa e' parlare di quella che viene considerata un'area metropolitana, a tutti gli effetti collegata ed intercambiabile come Chieti - Pescara - conclude Di Sabatino - altro e' parlare di Teramo e L'Aquila: quaranta chilometri di distanza tra i due capoluoghi, un traforo di mezzo, alta montagna e aree interne che distano anche un'ora, un'ora e mezza tra loro. Rispondere ai problemi della sanita' abruzzese con gli accorpamenti sarebbe come, per restare in tema, come vaccinare per la tubercolosi per curare un raffreddore".

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