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Pubblicato il 28/03/2015 07:07

Edi Rama: Pescara è centrale geograficamente nella Macroregione Adriatica

d'alfonso, rama

Tassazione per le imprese al 15 per cento, burocrazia a impatto zero sono alcuni elementi della crescita dell'Albania

- Con la cerimonia di accoglienza al Comune di Pescara ha preso il via oggi la due giorni in Abruzzo del primo ministro della Repubblica d'Albania, Edi Rama, invitato dal presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, nell'ambito del programma della Macroregione Adriatico-Ionica." Sono molto contento di essere qui e di ritornare a Pescara dopo diverso tempo - ha detto il premier albanese, a margine della visita a Palazzo di Citta'- Con il presidente della Regione, il sindaco ed altri vogliamo vedere come possiamo mandare avanti un discorso di cooperazione e di scambi gia' avviato in precedenza". Per quanto riguarda la Macroregione Adriatica, il premier albanese ha detto che "la forza di Pescara non e' solo quella di essere centrale geograficamente, ma anche quella di avere una squadra che lavora su un bel progetto e una chiara leadership del presidente della Regione che e' molto preso da questo progetto e molto convinto delle sue idee nel portarlo avanti e realizzarlo. E' un progetto di cui si parla da tanto tempo ma e' ora di fare qualcosa di concreto". Relativamente ai rapporti commerciali tra l'Abruzzo e l'Albania, Edi Rama ha auspicato che "continui questo bel momento di apertura e anche di interesse verso l'Albania, perche' oggi in Albania c'e' una realta' che e' quella che gli imprenditori sognano di avere in Italia ma che purtroppo non hanno. In Albania c'e' innanzitutto un bassissimo costo del lavoro e una bassissima pressione fiscale pari a solo un 15 per cento sul profitto. C'e' poca burocrazia e una manodopera assai disponibile con un fattore umano importante, nel senso che tutti parlano italiano e non hanno nessun problema ad adattarsi alle esigenze di un imprenditore o di una azienda italiana" . I settori di interesse sono quelle del manifatturiero, dell'agricoltura, dell'energia, del turismo e della digitalizzazione.

 "Siamo in una situazione molto buona e anche particolare nel senso che la storia complicata dei Balcani l'abbiamo lasciata dietro le spalle almeno per il momento, dico per il momento perche' c'e' una pace molto inaspettata nel senso che negli anni non si e' mai immaginato di arrivare a questo punto". Cosi' il premier albanese, Edi Rama, in visita a Pescara per alcuni incontri istituzionali, a proposito delle grandi scelte da fare con i Paesi dell'area, cioe' Croazia, Italia, Serbia, Montenegro, Bosnia - Erzegovina. "E' ora una pace da nutrire e - ha aggiunto - da rafforzare perche' ci sono delle vulnerabilita' che sono legate al fatto che la Regione dei Balcani ha bisogno di far parte di una strategia chiara dell'Europa". 

Tassazione per le imprese al 15 per cento, burocrazia a impatto zero che consente di aprire un'azienda in appena 24 ore ed un costo della manodopera molto basso. Sono questi alcuni degli elementi chiave che hanno consentito all'Albania di diventare, in poco tempo, un Paese notelvolmente attrattivo per le aziende italiane. Basti pensare che in Albania si sono trasferiti ben 200 imprese del Belpaese e circa 20 mila italiani. Il suo Premier, Edi Rama, lo ha ricordato, questo pomeriggio, a Pescara, nella sede della Provincia, nel corso del confronto, organizzato dal presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, che ha avuto con alcuni tra i piu' importanti imprenditori abruzzesi, con i vertici delle associazioni di categoria e con i rappresentanti dei Poli di innovazione. "La presenza in Abruzzo del premier albanese Edi Rama - ha affermato il presdente D'Alfonso - oltre ad essere un'occasione irripetibile per rafforzare l'alleanza nell'ottica della costituenda Macroregione Adriatico-Jonica verso cui saranno convogliate risorse cospicue con cui rigenerare l'economia reale, e' stata utile anche per far conoscere le opportunita' di investimento, la lesgislazione e gli incentivi offerti dal Paese balcanico. Ormai - ha proseguito D'Alfonso - in Europa non si puo' piu' ragionare secondo le vecchie logiche di suddivisione territoriale ma occorre, ad esempio, puntare sulla connettivita' trasportistica per poter aumentare le oppportunita' di creare ricchezza". E' un dato di fatto che l'Italia, di gran lunga il primo partner commerciale dell'Albania, da sola assorba il 47 per cento delle esportazioni albanesi ed e' inoltre il principale fornitore, con un'incidenza del 33,2% sull'import complessivo. L'economia albanese offre interessanti prospettive alle imprese italiane soprattutto nel settore energetico, dove gli investimenti italiani potrebbero toccare quota 3 miliardi di euro. L'Albania e', infatti, dotata di un enorme potenziale idroelettrico che e' secondo in Europa solo alla Norvegia ed alla Svizzera. A tal proposito, Rama ha sottolineato come sia stata decisiva la recente riforma condotta nell'ambito della politica energetica che ha portato, tra l'altro, ad una liberalizzazione del settore. All'incontro odierno hanno partecipato, tra gli altri, il vice presidente della Giunta regionale ed assessore allo Sviluppo economico, Giovanni Lolli, ed il presidente della Provincia, Antonio Di Marco.

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