Il peso della crisi si fa sentire anche per i piccoli arretrati col fisco: oltre il 70% dei circa 2,3 milioni di rateizzazioni in corso con Equitalia per sanare la propria posizione riguarda infatti debiti sotto i 5mila euro. Sono i dati della societa' di riscossione che, dopo aver portato una boccata d'ossigeno ai conti pubblici con recuperi da 3,7 miliardi di euro nei primi sei mesi dell'anno, e' impegnata in queste ore a dare assistenza ai contribuenti che avevano perso il beneficio delle rate perche' in ritardo con i pagamenti, che avranno tempo fino a fine mese per essere riammessi.
La maggior parte degli introiti fiscali recuperati resta comunque quella sui 'grandi evasori': 17 miliardi, sui complessivi 59 tornati alle casse dello Stato attraverso Equitalia dal 2007 a oggi, vengono da contribuenti che avevano 'buchi' di oltre 1 milione di euro. Una cifra, raccolta negli ultimi otto anni, che e' quasi sei volte quella recuperata prima dell'inizio dell'attivita' dell'ente di riscossione, visto che tra il 2000 e il 2006 erano stati incassati solo 2,9 miliardi di debiti di questa entita'. Peraltro, i grandi debitori sopra i 500mila euro rappresentano quasi il 40% delle riscossioni complessive, dato che sale a due terzi (circa il 66%) se si considerano anche i debiti sopra i 50mila euro. Anche questi 'medi debitori' a volte richiedono di diluire nel tempo le cifre dovute al fisco, ma in questo caso devono fornire documentazione che provi la difficolta' economica a pagare in una unica soluzione. Chi deve al fisco oltre 50mila euro rappresenta circa il 3% delle rateizzazioni ma il 53,8% degli importi da incassare (in totale l'importo delle rateizzazioni in corso riguarda 25,5 miliardi di euro). Un 'alto gradimento' delle rate si registra appunto per i piccoli debiti, fino a 5mila euro, che rappresentano l'11,3% dei debiti complessivi. Ma le rate piacciono anche a chi ha debiti piu' ingenti, anche se non faraonici, tra i 5 e i 50mila euro (il 26,2% dei piani in corso che rappresentano il 34,9% dei debiti) anche in virtu' delle semplificazioni introdotte da Equitalia, che non chiede nemmeno per posizioni di questa entita' di dimostrare la necessita' economica di 'spacchettare' il saldo dovuto. E fino al 31 luglio, chi ha perso il beneficio delle rate entor il 22 giugno 2013, potra' chiedere di partire con un nuovo piano, con vincoli pero' piu' stretti: il nuovo piano (72 rate, 6 anni) non e' prorogabile e decade in caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive anziche' otto
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