"Per sostenere l'efficacia dell'articolata e importante azione dei Consorzi, assicurarne il mantenimento e lo sviluppo sul territorio, è necessaria la continuità delle disponibilità economiche che il quadro finanziario della Regione non può più garantire a causa della drastica diminuzione di finanziamenti pubblici". Lo ha chiarito l'assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, nel presentare questa mattina a Chieti la nuova legge di riordino dei consorzi di Bonifica, secondo il quale "non si può utilizzare ulteriormente la leva dell'aumento della contribuzione privata di bonifica. E'necessario affidare ai Consorzi nuovi ruoli, funzioni e compiti che permettano di dare a questi Enti maggiore incisività nell'economia locale e al tempo stesso garantiscano la copertura delle spese di gestione in un'ottica di amministrazione efficace e trasparente. Occorre che i Consorzi diventino centro di produzione di servizi, utilizzabili non solo nell'agricoltura ma anche in settori economici diversi da quelli agricoli, in modo da ottenere un'entrata gradualmente sostitutiva dei finanziamenti pubblici e per il contenimento della contribuzione di bonifica"."Da tempo era necessaria una normativa regionale per integrare le funzioni, già attribuite ai Consorzi di Bonifica dalla legge regionale n. 36/1996, per adeguarle alla successiva normativa nazionale contenuta nel D.Lgs 152/2006, nonché alle disposizioni del Protocollo d'intesa Stato-Regioni del 19.08.2008".
"Anche la Legge n. 4/2012 - conclude Febbo - è stata proposta dal sottoscritto in qualità di Assessore all'Agricoltura di questa Regione. Con questi provvedimenti abbiamo messo a disposizione dei Consorzi due grandi strumenti che assegnano ad essi compiti tali che, con il loro svolgimento, possono garantire servizi essenziali alla collettività, assicurando nel contempo entrate significative per la gestione dei Consorzi, oltre a realizzare risparmio idrico di acqua potabile per evitare criticità che purtroppo le nostre popolazione ben conoscono"
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