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Pubblicato il 14/04/2015 11:11

Finanza, 360 denunce nel 2014 per reati tributari,sequestri per 55 milioni

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Generale Aniello: gli effetti della crisi si sentono anche in Abruzzo

Trecentosessanta denunce, di cui cinque in stato di arresto, per reati tributari con un ammontare di sequestri patrimoniali pari a 55 milioni 354 mila 600 euro. E' il bilancio dell'attivita' operativa svolta nel 2014 dai reparti del Corpo dell'Abruzzo della Guardia di Finanza diretto dal generale Flavio Aniello. Le verifiche ai fini delle imposte dirette e altri tributari sono state 1.089, i controlli fiscali 1.133, i controlli strumentali e su strada 7.478. Due i casi scoperti pe rfrodi all'Iva 6 quelli di fiscalita' internazionale. Nel 2014,inoltre, le Fiame Gialle hanno scovato in Abruzzo 182 evasori totali e 40 paratotali. Le irregolarita' riscontrate nel corso di controlli strumentali ammontano al 18%. Per quanto riguarda il lavoro sommerso la finanza ha scoperto 308 soggetti che prestavano la loro opera in nero, 43 i lavoratori irregolari e 144 i datori di lavoro che hanno utilizzato manodopera irregolare o in nero. 
   Il contrasto all'evasione fiscale, nelle sue molteplici e sempre piu' insidiose manifestazioni, anche nel 2014 ha dunque costituito l'obiettivo primario dell'attivita' della Guardia di Finanza, unico Organo di polizia giudiziaria con competenze specialistiche in ambito tributario, ed e' stato finalizzato, anche in Abruzzo, al recupero dei tributi sottratti alle casse erariali, ma soprattutto ad arginare la diffusione dell'illegalita' e dell'abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che operano quotidianamente nel rispetto delle leggi, le cui prospettive di sviluppo sono seriamente limitate dalla concorrenza sleale di coloro che operano "in nero". I piani di azione nel comparto, sviluppati in conformita' alle linee guida fissate dall'Autorita' di vertice ed applicate su territorio regionale, sono stati incentrati nella ricerca dei fenomeni maggiormente lesivi per il bilancio dello Stato, quali le frodi tributarie, l'evasione fiscale internazionale e l'economia sommersa. Particolare attenzione - come si evince dai dati citati - e' stata posta, nel contrasto al cosiddetto "lavoro nero", fenomeno oltremodo insidioso in ragione della connessione, il piu' delle volte, con altre forme di illegalita' quali lo sfruttamento dell'immigrazione clandestina e le frodi in danno dell'Inps, e dei danni che arreca alle aziende oneste che si trovano a dover competere con imprese "infedeli", che, forti di manodopera in nero, riescono ad offrire al mercato servizi e prodotti a prezzi altamente concorrenziali, in spregio anche dei lavoratori stessi che si trovano ad essere sfruttati, senza certezze sulla stabilita' del rapporto d'impiego e senza alcuna tutela dei propri elementari diritti, altrimenti garantiti, quali ad esempio il diritto alla salute ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

 Quattrocentoventitre' interventi conclusi con 28 denunce. Questi i numeri, riferiti al 2014, nell'ambito delle verifiche effettuate in Abruzzo dalla Guardia di Finanza relativamente al controllo della spesa pubblica e del contrasto ai reati contro la pubblica amministrazione. In particolare i contributi indebitamente percepiti/richiesti ammontano a 3 milioni e 214 mila euro, i contributi sottoposti a controllo poco piu' di sei milioni, i sequestri, invece, hanno avuto un equivalente di 2 milioni 522 mila euro. Sono stati 68, poi, gli interventi eseguiti nell'ambito di indagini su frodi nella richiesta/percezione di incentivi nazionale; le persone denunciate 65. In questo contesto i sequestri sono stati pari a 4 milioni di euro, i contributi indebitamente percepiti/richiesti e scoperti dalle Fiamme Gialle poco meno di 4 milioni mentre il valore dei contributi controllati ha superato i 17 milioni di euro. L'azione dei finanzieri dei Reparti abruzzesi nel segmento della "spesa pubblica", coerentemente con gli obiettivi fissati dall'Autorita' di Governo con i processi di "spending rewiew", e' stata quindi finalizzata ad evitare che le risorse pubbliche venissero percepite in maniera truffaldina da soggetti non aventi diritto, sulla scorta di una falsa rappresentazione delle condizioni richieste, a danno delle politiche di sostegno alle imprese e alle famiglie, maggiormente colpite dal protrarsi della grave crisi economica e dalla recessione internazionale. I Reparti - si evidenzia nella relazione annuale - hanno costantemente controllato che i soggetti percipienti gli incentivi per attivita' produttive fossero effettivamente in possesso dei requisiti previsti per l'assegnazione delle somme pubbliche, con contestuale verifica della genuinita' della documentazione a sostegno degli stessi. Inoltre, hanno vigilato sull'efficiente e corretta gestione della Spesa Sanitaria, anche appurando la veridicita' dei documenti giustificativi delle spese mediche e contrastando ogni forma di spreco, inefficienza, abuso e distrazione di somme per interessi privati. Marcata anche l'azione a tutela dei cittadini veramente bisognevoli di tutela sociale, svolta mediante l'approfondimento delle reali condizioni di reddito dei richiedenti l'accesso alle cosiddette "prestazioni sociali agevolate", rispetto a quanto da essi esposto nelle apposite autocertificazioni. L'operato delle Fiamme Gialle ha consentito da un lato il recupero delle risorse gia' percepite mediante l'adozione di adeguate misure di aggressione patrimoniali, ove possibile, e dall'altro di assicurare l'immediata cessazione di indebite erogazioni, cosi' determinando risparmi per il futuro, a vantaggio di coloro che hanno effettivo titolo a percepirle.


 "La Guardia di Finanza e' ben conscia della grave crisi congiunturale in cui stagna l'economia nazionale e di come gli effetti negativi ad essa correlati si facciano sentire, ancor piu' amplificati, nella nostra regione. I bassi tassi di crescita del Pil locale, la forte disoccupazione, le difficolta' dei pochi distretti industriali ad innovare ed attrarre investimenti, le cointeressenze della criminalita' organizzata per le provvidenze pubbliche della ricostruzione post-sisma, costituiscono, tutti insieme, fattori che frenano lo sviluppo economico e sociale, incidendo non poco sul reddito di imprese e famiglie". E' questa la riflessione del comandante regionale Abruzzo della Guardia di Finanza, il generale di Brigata Flavio Aniello, a margine della presentazione dell'attivita' operativa svolta nel corso del 2014 dai Reparti del Corpo dell'Abruzzo. "Le Fiamme Gialle, nel rispetto degli obiettivi strategici affidati al Corpo dalla Autorita' di Governo - rileva l'ufficiale superiore - nel corso del 2014 sono state fortemente impegnate nel contrasto della evasione (soprattutto quella di massa) e della elusione fiscale (soprattutto quella interpretativa e con carattere di transnazionalita'); nella tutela della fiscalita' dei giochi e del corretto esercizio del gioco amministrato, legale, consapevole e responsabile; nel contrasto delle frodi nel settore delle accise a difesa dell'erario, ma anche degli utenti finali; nel contrasto delle frodi nel settore della spesa pubblica, in tutte le sue numerose declinazioni (incentivi, previdenza, assistenza, appalti, corruzione), che, se ben debellate, costituiscono il versante piu' efficace per il recupero di risorse economiche da destinare al rilancio dell'economia; nel contrasto della criminalita' economica e finanziaria, con l'obiettivo finale di sottrarre, fin da subito, la disponibilita' dei beni che costituiscono il profitto, il prezzo o il prodotto dei reati precedentemente commessi; nella tutela dei prodotti, troppo spesso alterati o contraffatti nei segni distintivi; infine, ma non ultimo, nel mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, in mare e sulle nostre amate montagne. Un bouquet di illeciti - osserva il comandante - che ci tiene impegnati 24 ore al giorno, con capacita' trasversali che ci sono proprie e che derivano dal moderno assetto che ci siamo dati di Polizia economico e finanziaria, per la tutela della collettivita' e per la salvaguardia della competitivita' del Paese. Un'azione essenziale per accrescere giustizia sociale ed equita' a favore di tutti i cittadini contribuenti onesti che sono, e continueranno ad essere, il nostro vero 'datore di lavoro', il nostro costante punto di riferimento. Sforzo che, quale Comandante della Regione Abruzzo, unitamente ai finanzieri che mi dipendono - afferma infine il generale Aniello - mi impegno ad assicurare anche per il 2015, proseguendo nel percorso di miglioramento qualitativo delle nostre azioni ispettive per conferire loro concretezza ed efficacia, confidando anche in un sereno ed obiettivo confronto con Enti ed Associazioni che rappresentano le forze economiche 'sane' del nostro territorio"

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