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Pubblicato il 19/02/2013 22:10

Fini: un errore sciogliere Alleanza Nazionale

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Il leader di Fli in Abruzzo parla degli scenari post voto: nulla di predefinito

"Ammetto di aver commesso l'errore di sciogliere Alleanza Nazionale, senza capire che un minuto dopo Berlusconi avrebbe pensato di poter comandare e non di dover guidare democraticamente un partito, convincendo chi come me in alcune circostanze era piu' che perplesso su alcune cose". Lo ha detto il leader di Fli, Gianfranco Fini, a proposito della precedente esperienza di AN poi confluita nel Pdl insieme a Forza Italia.

'Non credo di meritare alcun tipo di ringraziamento per aver alzato il dito a Berlusconi, ma ho ritenuto di dovermi assumere una responsabilita' per poter guardare in faccia coloro che avevano votato per il Pdl e il centrodestra. In quella riunione della direzione del Pdl, al termine della quale per le critiche che avevo mosso a Berlusconi ero stato dichiarato incompatibile, con il partito che avevo contribuito a fondare, vi prego di stabilire una verita': io no me ne sono andato, ma sono stato messo allo porta'. ha detto a Vasto il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini che ha parlato poi dei temi elettorali. 

'Con la legge elettorale che c'e' non esce una maggioranza, soprattutto al Senato? Non abbiamo nessuna intenzione dopo il voto di fare alleanza con Bersani e Vendola contro Berlusconi e Maroni e nemmeno con Berlusconi e Maroni contro Bersani e Vendola. Se non c'e' una maggioranza noi ci sediamo attorno al tavolo e diciamo quali sono le cose da fare urgenti, chiedendo chi e' disponibile a firmare un patto per farle', ha spiegato Fini. 

'Usciamo dalla logica alleati con qualcuno contro qualcun altro - ha aggiunto Fini-; entriamo nella logica alleati per qualche cosa mettendo insieme quelli che ci stanno, perche' e' l'unico modo per dare una risposta vera. E se si ragiona cosi' non c'e' nulla di predeterminato e di predefinito'.

L'Unesco stima che in Italia vi sia poco meno del patrimonio culturale dell'umanita'. Orbene in tutte le democrazie avanzate l'arte, la cultura, la bellezza, la qualita' della vita, la tutela dell'ambiente diventano sinonimi di ricchezza. Noi siamo l'ultimo paese a non aver capito che l'enorme patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale puo' essere un motivo per crescere'. Lo ha affermato il presidente della Camera e leader di Fli, Gianfranco Fini, nel corso di un incontro pubblico a Pescara.

Secondo il leader di Fli sono necessari 'interventi per rendere possibile quello che e' il piu' grande giacimento di cui goda l'Italia'. 'Noi - ha concluso - non abbiamo il petrolio o il gas, se non in misure minime, ma disponiamo di un giacimento senza uguali. E' il giacimento di ricchezza culturale'. 

Per il rilancio dell'economia Gianfranco Fini spiega la sua cura che si chiama 'riduzione della spesa improduttiva'. Lo ha detto oggi a Vasto il presidente della Camera individuando la spesa improduttiva ' nelle Regioni non solo per gli scandali che hanno prodotto in questi ultimi mesi, ma perche' in ogni Regione c'e' un rubinetto aperto. La Corte dei Conti ha stimato di recente in 70 milioni di euro annui il denaro che viene speso attraverso le Regioni senza garantire servizi primari non utili al cittadini ma solo per alimentare le clientele, un sottofondo del potere politico che va tagliato'. 

 

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