"Magna Carta nacque dieci anni fa con l'idea di contribuire alla stabilizzazione del centrodestra e alla modernizzazione del nostro sistema politico. Per realtà di questo tipo dieci anni è la misura del tempo nel quale si esce dalla dimensione dell'effimero e si inizia a conquistare quella durata da cui la cultura politica di qualità non può prescindere". Con queste parole Gaetano Quagliariello, ministro per le Riforme istituzionali e presidente d'onore della fondazione Magna Carta ha introdotto oggi a Roma la lettura annuale della fondazione, in occasione del suo decennale. Lettura che quest'anno è stata affidata al cardinale Camillo Ruini.
Quagliariello ha parlato anche dell'impegno per l'Abruzzo: "Sarò presente nel limite del possibile come prima e spero qualitativamente anche più di prima in Abruzzo".
"Credo di interpretare un sentimento comune - ha detto ancora il ministro Quagliariello - dicendo che tra tutte le figure intellettuali che hanno alimentato la riflessione e le iniziative di Magna Carta il cardinale Ruini sia stata in questi dieci anni la più presente e la più importante".
Dopo aver ricordato le iniziative della fondazione, Quagliariello ha sottolineato l'importanza della fondazione Magna Carta nel conquistare e mantenere uno spazio di agibilità politica per un'opera di pacificazione e modernizzazione. "Se le riforme andranno avanti - ha dichiarato Quagliariello - se ai cittadini sarà data la possibilità di verificare che questa volta saranno i fatti a parlare, ciò impedirà che l'attuale esperimento di governo, nel quale per la prima volta dal '47 centrodestra e centrosinistra condividono la medesima responsabilità nei confronti del Paese, possa portare a smontare gli attuali schieramenti per dar vita a una soluzione neocentrista".
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