Il Green Act "conterra', soltanto per i campi del dissesto idrogeologico e delle bonifiche delle aree inquinate, piu' di dieci miliardi di risorse aggiuntive fino al 2030". Lo afferma il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti in un'intervista alla Stampa in cui assicura che il governo ha "un'anima ambientalista". Alla Conferenza Onu sul clima in programma a Parigi a fine anno ''noi andiamo consapevoli che sotto la presidenza italiana dell' Ue e' stato siglato un accordo europeo molto ambizioso e molto virtuoso. L'Europa ha gia' deciso obiettivi vincolanti - e con sanzioni molto forti per chi li viola - e molto significativi, con l'impegno a tagliare le emissioni di CO2 di almeno il 40% entro il 2030. Per l'Italia, escludendo il settore industriale, significa un taglio del 33-36% in campi come i trasporti e il riscaldamento", dice Galletti. "Per questo la mia impostazione e', a cominciare dal Green Act, di mettere in moto azioni efficaci e misurabili. Per questo il Green Act diventera' un vero piano strategico per il Paese". Il disegno di legge "dobbiamo costruirlo tutti insieme, non puo' essere imposto dal governo", osserva il ministro. "Io vedo al centro il tema dell'energia, dell'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili. Su questo abbiamo gia' investito molto e continueremo a investire risorse importanti anche nel 2015-2016, col decreto incentivi. Poi c'e' il tema del consumo delle risorse, che vuol dire dissesto idrogeologico, bonifiche, mare e forestazione, e quello dei rifiuti e delle discariche".
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