"Le tematiche portate in piazza ieri dai sindacati abruzzesi, dal precariato di oggi alla paura del futuro, sono molto vicine all'enorme disagio che vivono oggi le piccole imprese". Lo afferma Enzo Giammarino, direttore regionale di Confesercenti Abruzzo. "Il mondo del lavoro autonomo e' una delle vittime piu' evidenti della crisi e dell'inadeguatezza delle misure economiche messe in campo finora - spiega Giammarino - non occorre guardare lontano per vedere che non c'e' traccia di ripresa nei consumi interni, e che per le piccole imprese, carne viva della nostra economia, l'uscita dal tunnel non si vede neppure. Il mondo del commercio, dell'artigianato, dei servizi - sottolinea ancora il direttore di Confesercenti - non puo' che essere vicino a chi chiede potere d'acquisto, occupazione, stabilita' economica, diritto a costruire un futuro. Solo dando risposte a queste domande potra' riprendersi anche il mercato interno, senza il quale nessun aumento dell'export potra' ridare fiato al cuore della nostra economia regionale. Perche' occorre prendere atto che esistono due economie in Abruzzo, e che non e' ipotizzabile sostenere, seppur con sforzi meritevoli, solo chi e' propenso all'export: non basta. E questo vale anche per il turismo, che per tornare a livelli di sviluppo ha bisogno inevitabilmente anche di un forte mercato interno. Anche per questo - conclude il direttore di Confesercenti - e' necessario trovare subito un luogo di confronto con la Regione: non siamo nostalgici del passato concertativo ma vogliamo entrare nel merito delle scelte". Anche di questo si parlera' nella mattina di mercoledi' 17 dicembre a Chieti, nel meeting regionale dell'associazione, che dopo l'elezione del nuovo presidente regionale ospitera' sul palco dell'auditorium "Filiberto Cianci" il presidente della Regione Luciano D'Alfonso e l'assessore al bilancio Silvio Paolucci
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