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Good bank, due offerte dai fondi Apollo e Lone Star
Sarebbero di Apollo e Apax Partners le offerte giunte per l'acquisto delle 4 good bank nate dalla risoluzione di Carife, Banca Etruria, Banca Marche e Carichieti. Alla scadenza del termine fissato dal bando di gara per le ore 18 erano due le buste che il notaio avrebbe trasmesso a Societe' generale, l'advisor del fondo di risoluzione che detiene da novembre la proprieta' degli istituti di credito. L'apertura dei due plichi dovrebbe avvenire venerdi' 22 luglio e sara' poi il Fondo di risoluzione che fa capo all'unita' di risoluzione di Banca d'Italia a decidere sul da farsi. Fino a mercoledi' peraltro era circolata la voce che ci fosse una sola offerta, cosa che avrebbe un poco inficiato l'assegnazione del vincitore che si presenta egualmente non facile. Il bando prevedeva infatti maggiori punti a chi presentava un'offerta in blocco e con un'attenzione ai territori ma la nota dolente sarebbe il prezzo offerto. Malgrado non vi siano cifre ufficiali fino all'apertura delle buste, il corrispettivo offerto sarebbe ben al di sotto di quegli 1,65 miliardi che tutte le banche italiane hanno versato per il salvataggio degli istituti. Alcune stime parlano di 4-500 milioni, con quindi una minusvalenza importante rispetto alle prime attese di gennaio, quando era stata messa a punto la gara. Da allora certo, quando erano arrivate numerose offerte (oltre una ventina si disse) molte cose sono cambiate. Sugli istituti italiani e' tornato lo stigma del mercato a causa dei crediti deteriorati (anche se le 4 banche in questione se ne sono liberate conferendoli a un veicolo esterno), una vigilanza sempre piu' stringente, il calo della fiducia di clienti e investitori, il perdurare di bassi margini a causa dei tassi zero e in generale il rallentamento della ripresa. Tutte problematiche serie per gli istituti di credito e ancor piu' per dei fondi di private equity che, seppure con un orizzonte di non brevissimo periodo, mirano ad avere ritorni sui propri investimenti
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