Il concorso a cattedra per 11.542 nuovi docenti bandito un anno fa dall'ex ministro Profumo, si sta trasformando in un calvario: le graduatorie non sono pronte e per migliaia di vincitori salta l'assunzione. La denuncia arriva dall'Anief (Associazione professionale sindacale). A una manciata di giorni da fine di agosto, che per legge e' il termine ultimo per immettere in ruolo i nuovi docenti, sono infatti pochissime - spiega in una nota l'associazione - le regioni che hanno pubblicato le graduatorie definitive. Questo significa - aggiunge - che dove non si fara' in tempo, gli Uffici scolastici saranno costretti a utilizzare gli idonei del vecchio concorso, quello bandito 14 anni fa. E nel caso non ve ne fossero piu', a pescare dalle graduatorie a esaurimento dei precari. "Mentre il Miur continua a tranquillizzare personale e sindacati, sostenendo che 'il 73% dei concorsi regionali e' andato a buon fine', l'Anief ha verificato che le cose non stanno cosi' perche' in realta' - sostiene l'associazione - la grande maggioranza delle procedure concorsuali e' ferma alle graduatorie provvisorie. E una commissione su tre deve ancora terminare i colloqui finali o le valutazioni da assegnarvi. Con il risultato che, a oggi, le graduatorie definitive che serviranno alle immissioni in ruolo si attestano tra il 15 e il 20%. I ritardi sono cosi' evidenti che alcuni Uffici scolastici regionali hanno messo le mani avanti, dichiarando la loro impossibilita' a utilizzare le graduatorie del concorso bandito nel 2012. Come il Lazio, che nelle ultime ore ha pubblicato la nota n. 22995, con cui ha comunicato che 'non sara' possibile pubblicare alcuna graduatoria definitiva delle procedure concorsuali di cui al DDG 24 settembre 2012 n. 82' e che quindi le stesse, una volta definite, si presume nelle prossime settimane, 'verranno utilizzate per l'immissione in ruolo che saranno effettuate per l'anno scolastico 2014-2015'. Le situazioni piu' difficili, osserva l'Anief, oltre al Lazio, riguardano Toscana, Sicilia, Abruzzo, Campania (che annovera una ventina di diversi insegnamenti e classi di concorso), Emilia Romagna, Umbria e Veneto: in queste regioni nessuna graduatoria e' ancora definita. Secondo Marcello Pacifico, presidente dell'Anief "a questo punto, diventa sempre piu' impellente l'attivazione di una graduatoria di merito, all'interno della quale collocare tutti i docenti risultati idonei: una graduatoria che tutelerebbe i vincitori del concorso da eventuali sorprese, come la decadenza dell'assunzione, e che il sindacato rivendichera' in tutte le sedi opportune attraverso ricorsi ad hoc".
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